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Cronaca Bastia Umbra

Speculano persino sul femminicidio: due uomini chiedono fondi... ma se li mettono in tasca

Una brutta storia è stata scoperta dal Commissariato di Assisi dopo la segnalazione di alcuni clienti di un supermercato a Bastia Umbra. Sono bastate poche domande ai presunti volontari per far emergere la truffa

Hanno cercato di fare cassa speculando sul dramma del femminicidio e "clonando" una associazione perbene. Un vicentino di 49 anni e un tarantino avevano allestito un banchetto per la raccolta fondi per finanziare progetti a favore delle donne che subiscono violenza e al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica. Rilasciano una generica ricevuta e un volantino con un calendario per il 2015...in cambio ovviamente della donazione (chiesti almeno 5 euro). Alcuni clienti di un supermercato di Bastia Umbra - dove era stata allestita la raccolta - hanno sentito "puzza" di truffa e hanno chiamato la Polizia.

Agli agenti, il presunto legale rappresentante dell'associazione, non ha saputo dare risposte sull'impiego dei denari e sui progetti portati avanti. E una volta identificati sono venuti fuori molti precedenti penali anche per truffa. Il codice fiscale riportato sul timbro apposto sulla ricevuta risultava avere un rappresentante legale diverso e persino la sede legale dell' associazione risultava essere a Roma anzi che in Calabria.

A quel punto, i due pregiudicati messi di fronte all’evidenza delle loro contraddizioni, si arrendevano e come giocatori, scoperti a truccare, hanno ammesso le proprie responsabilità. Inevitabile per il vicentino e il tarantino l’ennesima denuncia per falso, 
truffa e abuso della credulità popolare.

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