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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Da Tivoli a Perugia per rubare nelle case: la refurtiva venduta ai Compro Oro

A Perugia erano stati arrestati due fratelli albanesi che avevano messo a segno molti colpi in aziende e abitazioni private. A Tivoli scoperta la testa della banda che monetizzava i furti per spedire i denari in Romania

I Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno sgominato una banda specializzata ai furti in abitazioni, ville ed esercizi commerciali che operava nel Lazio, Umbria e Toscana. Cinque componenti dell’organizzazione sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Tivoli e altri cinque arrestati in flagranza. Gli arrestati sono tutti di nazionalità romena che avevano la loro base logistica nel comune di Guidonia dove abitavano quasi tutti nello stesso condominio. Tra loro ci sono anche parenti. Le indagini, coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica di Tivoli, dott. Luigi De Ficchy e dal Sostituto dott. Filippo Guerra, hanno chiarito che la collaudata organizzazione, seppure rudimentale, era dedita alla continua commissione di furti in appartamenti, ville o esercizi commerciali, anche di notte e in presenza dei proprietari. Gran parte del loro tempo lo dedicavano ai sopralluoghi. A bordo di potenti auto, vagavano in lungo e largo alla ricerca del bersaglio buono da colpire. 

Una volta scelto l’obiettivo, operavano in gruppo con ruoli distinti: c’era chi faceva da palo, avvisando dell’arrivo di potenziali fattori di disturbo quali forze dell’ordine e vicini. Altri erano incaricati del trasporto delle bombole di gas acetilene e altri incaricati di utilizzarle. Nessuna porta, finestra o balcone, sebbene con inferriate poteva resistere alle loro potenti fiamme ossidriche che utilizzavano anche per aprire le più sofisticate casseforti. Con molta disinvoltura entravano poi nelle case dove per non lasciare impronte utilizzavano delle calze come guanti, portando via gioielli e denaro contante o nei bar portando via le casse o le gettoniere dei video giochi. La banda aveva inoltre un’efficiente capacità di alienare i beni rubati, trasformandoli in denaro che si presume trasferissero in Romania.

L’attività d’indagine trae origine a seguito di un monitoraggio e controllo, da parte dei Carabinieri della Compagnia di Tivoli, degli esercizi ‘Compro Oro’ presenti nel territorio tiburtino. Osservando i movimenti di una ragazza, risultata poi la donna di uno dei componenti dell’organizzazione, che con una certa frequenza si recava a vendere oggetti in oro, sono partiti pedinamenti e attività più complesse che hanno portato i Carabinieri a fermare i primi 5 in flagranza mentre stavano portando via delle slot machines da un bar. Sono seguite le altre indagini che hanno consentito di raccogliere elementi utili per risalire al principale elemento del gruppo, un cittadino romeno di 35 chiamato Nelu, e agli altri componenti. Tra gli arrestati ci sono anche parenti tra loro.

A Perugia della banda facevano parte due fratelli romeni che era specializzati in furti nel capoluogo, a Corciano e al Lago Trasimeno.

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