rotate-mobile
Cronaca Spoleto

Inchiesta Banca Popolare Spoleto, pronto il dossier dove si respingono le accuse

Mentre continuano le indagini interne dopo i 17 avvisi di garanzia, con grande serenità il Presidente Giovannino Antonini insieme al suo pool sta preparando le contromosse. Ecco alcune indiscrezioni

Il contro-dossier "Bps-Spoleto Credito e servizi" del presidente Giovannino Antonini sarebbe già a buon punto. Con lui - uomo di grande carisma dell'Umbria dei tempi nostri - ci sono anche altri 17 tra imprenditori, funzionari, dirigenti della Banca Popolare di Spoleto che sono finiti, con altrettanti avvisi di garanzia, nel mirino, del Tribunale di Spoleto per via di una presunta irregolarità nell'affidare fidi, prestiti e scoperti a imprenditori. La tesi della Procura è quella che con operazioni mirate si sono tolti denari alla Banca.

Ma nel dossier vergato da un pool di esperti - tra cui l'avvocato Mario Morcella - in difesa di Antonini, secondo alcune indiscrezioni, emergono anche dati, spiegazioni e filosofia della Banca che di fatto potrebbero rendere meno solida l'inchiesta spoletina. Al momento i conti sotto inchiesta sono 5 e fanno capo ad un periodo che va dal dicembre al maggio scorso. In quel periodo però la Bps, nonostante la crisi e le scelte opposte di altri istituti di credito, ha dato respiro in tutta la Regione a imprenditori, artigiani e famiglie facendo uscire dalle rispettive filiali del gruppo tra i 450-500milioni di fidi.

Una fiducia verso il sistema umbro che la Banca e i suoi dirigenti hanno fatto applicando anche la manica larga - rispetto ai parametri imposti in questi periodi da altri istituti di credito - pur di continuare a svolgere quel ruolo di leader del credito e finanziamento di casa nostra. Una filosofia che, secondo il presidente Antonini, è stata applicata a  molti, tra questi ci sarebbero anche quei 5 finanziamenti oggetto dell'inchiesta. Anche da questo aspetto, oltre che ad una serie di spiegazioni tecnico-bancarie, per i vertici del pacchetto di maggioranza della Bps si evince la correttezza dell'operato facendo evaporare così le accuse di appropriazioni indebita.

La Bps sta all'Umbria come il fiume Tevere all'agricoltura regionale. C'è anche il forte rischio, non alimentato ovviamente dalla magistratura che compie il suo lavoro istituzionale di verifica, che qualcuno provi una sorta di scalata senza risparmiare colpi al "grande umbro"; quel Giovaninno Antonini, partito dal nulla e con il suo grande lavoro anche in campo assicurativo è riuscito a salire al vertici della banca di casa sua e soprattutto a ridisegnare gli equibri e i destini economici e sociali dell'Umbria. Senza dimenticare tra l'altro che in una regione rossa è uomo non allineato politicamente parlando. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Inchiesta Banca Popolare Spoleto, pronto il dossier dove si respingono le accuse

PerugiaToday è in caricamento