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Cronaca

Baby squillo, dopo un anno terminano le indagini: ecco i protagonisti della vicenda

Il pm Giuseppe Petrazzini, a un anno dallo scandalo, sembra quindi essere pronto a richiedere il rinvio a giudizio per gli otto indagati

La vicenda venne sbattuta su tutte le testate giornalistiche. I nomi fioccarono uno dietro l'altro, ma dopo un anno la storia delle baby squillo umbre sembra arrivare a una svolta. La procura di Perugia è infatti pronta a chiudere le indagini e a chiedere un rinvio a giudizio per ben otto persone.

I fatti - Sesso in cambio di denaro, telefonini, ricariche, gratta e vinci, bracciali. In alcuni casi le giovani che, dopo il primo incontro selezionavano i clienti per le future eventuali prestazioni, sottoscrivevano una sorta di contratto con tanto di stipendio fisso: sui 500 euro al mese più regaletti vari. Una storia sporca nella quale inizialmente vennero indagate ben 50 persone, tutte ritenute appartenenti alla cerchia. I rapporti sessuali solitamente si consumavano in un albergo, ristorante nello spoletino.

Baby squillo – A finire nella tumultuosa vicenda tre ragazzine di 14, 15 e 16 anni. A rimanere coinvolta anche la madre di una delle giovani, perché ritenuta a conoscenza dei fatti. Il pm Giuseppe Petrazzini, a un anno dallo scandalo, sembra quindi essere pronto a richiedere il rinvio a giudizio per gli otto indagati.

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