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Cronaca

Avvocato accusato di truffa, 250mila euro spariti all'improvviso: "Sono innocente"

L'imputata ha più volte ripetuto di non essersi mai intascata un euro. Ma chi è stato allora? La domanda sorge spontanea. Domanda però che ancora non trova risposta

Lei si è sempre professata innocente, ma le accuse pesano come macigni. Una carriera distrutta. Una vita, ormai, vissuta nell’incubo di non poter più indossare la toga. L’avvocato Sabrina Scaroni doveva presentarsi oggi, 17 aprile, in aula. Strano per lei attraversare il pavimento del tribunale di via XIV Settembre nelle vesti di imputata. Proprio lei che era diventata celebre alle cronache per essere stata l’avvocato di Patrick Lumumba. Ed è forse per questo che Sabrina Scaroni ha deciso di evitare gli sguardi indiscreti preferendo farsi rappresentare in aula dal suo avvocato Luca Gentili.

La Scaroni era stata arrestata dopo essere stata accusata di aver sottratto oltre 250 mila euro dalle casse dell’erario, falsificando alcuni modelli F23 e inducendo in errore l’Agenzia delle Entrate. Un guadagno, che secondo la Procura di Perugia, si traduce in 1.577 euro per il 2009, 62.649.55 per il 2010, 95.864 per il 2011 e 90. 930 per il 2012.

Ma è oggi che in aula sono stati chiamati a testimoniare gli agenti dell'Agenzia con l'intento di fare chiarezza su tutta la vicenda. Chi fosse Sabrina Scaroni forse non era stato ben compreso neanche da chi tutti i giorni la vedeva. È, infatti, proprio una degli agenti ad ammettere: “Quando veniva a trascrivere credevo fosse una collaboratrice di studio, perché lei come richiedente dava sempre il nome dell'avvocato Pacelli”. La testimonianza non finisce qui: “Mi sono resa conto che era un legale, solo quando ho visto la sua foto apparire su tutte le testate giornalistiche, a seguito dello scandalo”.

Ma per quanto riguarda quelle iscrizioni ipotecarie? L'agente ha, effettivamente, ammesso che l'imputata aveva chiesto di poter pagare in contanti, ma che lei l'aveva avvertita che non si poteva procede in questo modo. “Il giorno dopo – dichiara in aula il teste – si presentò con tutti i fogli in regola”.

Oggi non sono comunque molti gli elementi che hanno permesso di mettere in luce la posizione del legale, ma nel frattempo la Scaroni, ormai sospesa dall’ordine degli avvocati, continua a professarsi innocente. Ed è proprio l’avvocato della donna, il legale Luca Gentili, a voler spiegare che appare strano che una persona che conduceva una vita assolutamente normale e senza pretese, potesse essersi intascata tutti quei soldi. Un’auto comprata a rate, un conto in banca che, all’epoca dello scandalo, ammontava a 1.400 euro e una casa ipotecata. Tutti piccoli dettagli sulla vita personale della donna che, secondo l’avvocato, lasciano aperti numerosi dubbi.

L'imputata ha più volte ripetuto di non essersi mai intascata un euro. Ma chi è stato allora? La domanda sorge spontanea. Domanda però che non trova risposta. Quei modelli sono stati effettivamente falsificati e quei soldi spariti nel nulla. La pista sembrerebbe condurre alla donna, ma lei continua con fermezza a professarsi innocente.

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