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Cronaca

LA BUONA NOTIZIA L'Avis di Perugia sfonda quota 6mila donazioni: il grande balzo nel 2020

Il nuovo metodo portato avanti dal presidente Rasimelli sta dando molti frutti: il suo "fare rete" funziona. Tra i nuovi donatori molti giovani dai 18 ai 22 anni di età

Per la prima volta l'Avis di Perugia ha sfondato quota 6mila donazioni (per la precisione 6308) ottenendo, nel 2015 801 nuovi donatori di cui moltissimi i giovani tra i 18 e i 22 anni. Il progetto di fare rete - ovvero collaborare con altre associazioni e le istituzioni - dunque sta dando importanti frutti e rende sempre più probabile il raggiungimento di un obiettivo considerato da tutti molto ambizioso: nel 2020, 9mila donatori. Una scorta di sangue, sufficiente, per gestire gli interventi chiururgici e non solo al Santa Maria della Misericordia di Perugia. 

Il 2016 di AVIS comunale Perugia, dunque, si apre con nuovi obbiettivi e prospettive da realizzare. “Intanto consolidare il risultato del 2015 – sottolinea il presidente Rasimelli - e se possibile aumentarlo, poi avvicinare sempre più persone alla donazione del sangue. Lavorare sui quartieri creando un presidio AVIS nelle parrocchie, farmacie o in quei luoghi dove la gente del quartiere si ritrova, consolidare il progetto "fare rete" e infine festeggiare con la città questi primi meravigliosi 50 anni di attività. Sapere che in questi 50 anni abbiamo salvato tante vite umane grazie ai nostri donatori ci riempie d'orgoglio”. Il 27 febbraio poi sarà il tempo dell'assemblea annuale dove si festeggeranno tutti i donatori. "Nei prossimi mesi abbiamo tante altre sorprese in serbo per la città, che vivremo insieme a tutti”: ha terminato Rasimelli. 

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