rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Autodromo dell'Umbria, strategia per rilanciarlo: non solo corse, ma anche fiere ed eventi

Il progetto è nato su iniziativa dell’Automobile club Perugia che è socio di maggioranza della società che gestisce l'autodromo dell'Umbria. Campi: "Dobbiamo rilanciare una struttura dalle grandi potenzialità"

L'obiettivo è semplice: creare una rete di iniziative che possa contribuire alla valorizzazione dell’autodromo di Magione e, in collegamento, dell’intero comprensorio. Da qui l'idea del presidente ad Automobile Club Ruggero Campi di dare vita a un tavolo di concertazione territoriale tra A.c. Perugia, i Comuni del territorio del lago Trasimeno e l’Autodromo dell’Umbria. Promotore del tavolo, dunque, il club automobilistico perugino, in qualità di socio di maggioranza della società Amub (Autodromo Magione Umberto Borzacchini) spa. A presiedere e coordinare il nuovo organismo, Giovanna Chiuini, consigliere di Ac Perugia.

“L’Autodromo di Magione – spiegano i promotori del tavolo – è un’eccellenza nel territorio. La promozione di questo impianto, la cui rilevanza va ben al di là della scala locale e si allarga a quella regionale e nazionale, può essere affidata prima di tutto all’azione dei Comuni che più direttamente gravitano sul bacino del Trasimeno”. “L’autodromo – proseguono da Ac Perugia – rappresenta un complesso di grande potenzialità. Oggi non è sufficientemente valorizzato, né appare essere considerato nella politica territoriale degli enti locali. Per restituirgli smalto e opportunità occorre immaginarlo non esclusivamente come impianto sportivo dedicato al settore dell’auto e della guida, ma come struttura capace di molteplici offerte e sede di eventi differenziati, dedicati a un pubblico vasto. Luogo dunque di attività sportive e ricreative, ma anche sede di manifestazioni fieristiche, commerciali, culturali, convegnistiche, celebrative e comunicative. Un vero e proprio parco per tutti, dunque, non un circuito automobilistico per pochi appassionati”.

“Del resto – ha precisato Chiuini – se l’autodromo è al centro di un territorio rilevante come quello del Trasimeno può entrare sensibilmente in un circuito turistico allargato, sia culturale che familiare, ma anche di nicchia, declinando l’offerta verso gli utenti con proposte differenziate. Il complesso dell’autodromo può sollecitare l’interesse di diverse categorie economiche, da coinvolgere in modo più accattivante di quanto non sia avvenuto finora o da catturare ex novo e penso ad albergatori e ristoratori, promotori di eventi culturali, commercianti e imprenditori”.

Il tavolo si è trovato d’accordo nel ritenere che si possono offrire alcuni spunti di partenza, su cui ragionare insieme. “Prima di tutto – spiegano i promotori dell’iniziativa – la comunicazione e l’immagine, l’autodromo sembra non essere presente all’interno dei siti web degli enti locali. Un primo, semplice passo può essere la creazione di link dedicati, per fare rete e mettere a sistema ciò che già c’è. In secondo luogo, la possibilità di realizzare eventi correlati: più Comuni, insieme o singolarmente, possono vedere l’autodromo come sede di iniziative, anche già esistenti da ampliare e potenziare sfruttando gli spazi e l’immagine della struttura”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Autodromo dell'Umbria, strategia per rilanciarlo: non solo corse, ma anche fiere ed eventi

PerugiaToday è in caricamento