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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Beccato alla guida sotto effetto di cannabinoidi, il giudice lo assolve: la motivazione

Il ragazzo si era recato in piscina con il nipotino. Poi, dopo un pomeriggio di relax, era ripartito per andare a casa dei genitori. Ma a pochi metri dall'abitazione è stato tempestivamente fermato

“Assolto”. È stata questa la parola che ha fatto sobbalzare di gioia un ragazzo, accusato di avere assunto cannabinoidi mentre era alla guida della sua vettura. La sentenza è stata pronunciata dal gip Gingamboni che, dopo una lunga arringa dell'avvocato Michele Capocchi, ha deciso che non c'erano i presupposti per dire con certezza che il giovane era sotto effetto di sostanze stupefacenti mentre si trovava alla guida della sua auto.

I Fatti – Il ragazzo si era recato in piscina con il nipotino. Poi, dopo un pomeriggio di relax, era ripartito per andare a casa dei genitori. Ma a pochi metri dall'abitazione è stato tempestivamente fermato. Vedendo gli occhi arrossati, le forze dell'ordine hanno trascinato il giovane in ospedale per i dovuti accertamenti. Dalleanalisi delle urine è emerso che il ragazzo aveva effettivamente assunto sostanze stupefacenti. Ma il vero dilemma è: quando in realtà? Dalle analisi delle urine è impossibile stabilire se un soggetto abbia assunto droghe il giorno stesso in cui si è messo alla guida. Il ragazzo avrebbe, infatti, potuto aver fumato uno spinello 15 giorni prima e risultare comunque positivo. Discorso diverso invece con le analisi del sangue, con le quali si riesce ad individuare la temporalità. In mancanza quindi di prove certe, come fatto presente dall'avvocato Capocchi, non è restato che assolvere il giovane.

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