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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Ponte San Giovanni

"La droga è per uso personale": ma la bugia non regge, era un noto spacciatore

Voleva far credere che la droga fosse la sua, ma è stato scoperto ben presto il giovane pusher, beccato dagli agenti della Questura di Perugia a Ponte San Giovanni

Si sono appostati con l’intento di passare al setaccio le strade di Ponte San Giovanni, avendo come unico obiettivo quello di monitorare ed osservare ogni movimento, ogni autoveicolo sospetto, ogni soggetto che si muovesse con circospezione. Ad abboccare all’amo degli uomini dell’”Antidroga” della Squadra Mobile, coordinati da Piero Corona e dall’Ispettore Capo Rita Ficarra, un giovane 27enne.

Gli agenti hanno infatti notato ieri, 29 luglio, una Mercedes “Classe A”, condotta da un giovane albanese, che si muove tra Via Della Rete e Via Della Scuola. L'uomo scende dall’auto, si incontra con qualcuno, poi risale in macchina, riscende e continua così finché, pedinato dagli investigatori, non viene fermato per un normale controllo.

Ma una volta sottoposto al controllo, il giovane non riesce a trattenere un certo nervosismo, e così i sospetti dei poliziotti cominciano a prendere forma. Scatta immediata la perquisizione che  permette agli agenti di scoprire un involucro di 5 grammi di “cocaina”, oltre a denaro contante e due telefoni cellulari.

L’albanese, Xhura Ferdinand, nato nel 1987, si giustifica sostenendo che la droga è solo per uso personale, ma gli agenti dell’”Antidroga” vanno oltre. Monitorate le chiamate dei cellulari, scoprono che entrambi i telefoni cellulari del giovane, intanto sequestrati, squillano in continuazione. Si tratta soprattutto di messaggini di suoi “amici” che gli chiedono insistentemente di incontrarlo.

I poliziotti decidono di sostituirsi al pusher e di presentarsi all’incontro al posto dell’albanese, accompagnando poi i clienti negli Uffici della Questura, che, sena pensarci due volte, hanno sottoscritto delle dichiarazioni formali nelle quali affermano di servirsi, per l’acquisto della cocaina dallo spacciatore.

Per l’albanese sono scattate le manette: lo stesso è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura per la successiva sottoposizione al rito direttissimo, a disposizione del Sostituto Procuratore Angela Avila. L’albanese, attualmente regolare sul territorio nazionale, ha tuttavia in corso un procedimento amministrativo volto alla revoca della carta di soggiorno, in virtù dei suoi precedenti penali per furto aggravato e ricettazione aggravata, commessi a Venezia, nella cui Provincia risiede.

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