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Cronaca

Brucia il fienile dei vicini e "ruba" il motorino della figlia: chiesto il divieto di avvicinamento

Tra le accuse, anche quella di aver lasciato incustodito il suo cane, sbranando otto anatre e dieci galline di proprietà dei vicini

Chiesta nuova misura cautelare per un vicino "terribile", che dinanzi al giudice dovrà rispondere di atti persecutori, lesioni e minacce. L’uomo, un 57enne perugino, lo scorso dicembre era stato arrestato dopo aver commesso l’ultimo, in ordine di tempo, di una lunga serie di episodi molesti nei confronti dei vicini. 

Dopo aver incendiato il fienile di sua proprietà, ma concesso in uso ai vicini, era tornato alla carica la sera stessa aggredendo nuovamente gli affittuari e minacciandoli impugnando un cacciavite. L’uomo, con precedenti per episodi di ubriachezza molesta, avrebbe iniziato a minacciare di morte i coniugi, chiamandoli ripetutamente al telefono anche di notte; puntato un coltello alla gola dell’uomo e colpito con un violento schiaffo la donna. E ancora, avrebbe distrutto il recinto all’interno del quale le persone offese tenevano dei cavalli e last but not least, incendiato, appunto, il  fienile concesso ai vicini e oggetto della discordia, provocando un danno di circa 2500 euro.

Tra le accuse mosse al 57enne, anche quella di aver lasciato incustodito il cane che avrebbe sbranato otto anatre e dieci galline di proprietà dei vicini e di aver utilizzato, senza autorizzazione, le loro biciclette e un motorino appartenente alla figlia della coppia.

Oggi il pm ha chiesto il divieto di avvicinamento per l'imputato nei confronti dei vicini, costituitisi parte civile con l'avvocato Fabio Seppoloni. Il giudice Verola si è riservato la decisione. 

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