Umbertide, duro colpo allo spaccio: arrestato con 130 grammi di coca

I carabinieri di Umbertide hanno inferto un duro colpo allo spaccio di stupefacenti nell’alto Tevere. I militari del Maresciallo Raganato, al termine di complessi accertamenti ed appostamenti, hanno scoperto che G.S., cittadino albanese di 38 anni, ufficialmente bracciante agricolo e residente ad Umbertide, in realtà era un attivissimo spacciatore di cocaina.

I militari sono riusciti a comprendere le modalità con cui egli operava ed i luoghi dello spaccio, generalmente in prossimità di locali pubblici molto frequentati. L’arresto è stato concluso nella tarda serata di sabato, dopo che i carabinieri hanno pedinato l’uomo fino a quando questi non è giunto, a bordo della propria autovettura, nei pressi di un bar.

Qui ha incontrato un 40enne italiano di Umbertide e dopo aver assistito alla vendita dello stupefacente, i carabinieri sono intervenuti bloccando sia lo spacciatore che il tossicodipendente, nelle cui mani hanno rinvenuto la dose di cocaina appena ricevuta. Nelle tasche di G.S. sono state subito recuperate altre cinque dosi di cocaina e quasi mille euro in contanti, ovviamente sequestrati.

Con l’ausilio di unità cinofile antidroga provenienti da Firenze, i militari hanno effettuato anche alcune perquisizioni domiciliari. In un appartamento nella disponibilità dell’uomo è stato rinvenuto un borsello contenente tutto l’occorrente per preparare le dosi nonché l’ingente quantitativo di circa 130 grammi di cocaina.

Il valore dello stupefacente complessivamente sequestrato, venduto al dettaglio, avrebbe fruttato non meno di 13.000 euro. L’insospettabile contadino, sino ad ora sconosciuto alla giustizia italiana, è stato arrestato con l’accusa di spaccio e detenzione di stupefacenti.

Lunedì mattina, presso il Tribunale di Perugia, è stata celebrata l’udienza di convalida dell’arresto, al termine della quale il Giudice ha disposto la traduzione agli arresti domiciliari in attesa del processo.