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Cronaca Fontivegge / Via della Pallotta

Spaccio, continua la lotta: 2 arresti a Madonna Alta e Pallotta

Servizi straordinari antidroga, disposti dal Questore Nicolò D'Angelo, in Città. Tratti in arresto due giovani tunisini per il reato di spaccio e detenzione di eroina dalla II Sez. della Squadra Mobile

Continua la lotta allo spaccio di droga da parte degli uomini della Questura con due arresti tra la zona della Pallotta e Madonna Alta. Il primo è stato arrestato in zona Pallotta, ove veniva segnalato di residenti un via vai di tossicodipendenti all’interno di un appartamento di Via Petrarca.

Gli investigatori, proprio seguendo alcuni acquirenti, effettuavano un controllo nell’abitazione e vi notavano la presenza di O.K. tunisino del 1984, già noto in quanto era stato già arrestato in passato due volte per stupefacenti. A riprova della attività di spaccio in atto venivano sequestrati allo straniero 2,03 grammi di eroina pronta da tagliare ed un bilancino di precisione che custodiva in tasca ad un giubbotto.
Dopo l’arresto e l’udienza di convalida lo straniero è stato condotto in carcere.

Madonna Alta- Gli agenti della  2^ Sezione,  nel corso di un servizio di appostamento pomeridiano in Via Rizzo, hanno notato transitare, a bordo di un taxi di un noto spacciatore tunisino, B . L. S. , del 1982, già arrestato due volte per stupefacenti. Essendo noto che spesso i pusher utilizzano questo mezzo di trasporto per spostarsi tra un quartiere e l’altro della città, gli agenti decidevano di  bloccare la vettura.

Lo straniero, visti gli agenti,  lasciava quindi cadere due dosi di eroina che venivano sequestrate. Poiché dal controllo alla Banca Dati emergeva che il tunisino era oggetto di ricerche perché doveva scontare in carcere un residuo di pena, gli agenti procedevano al suo  arresto e lo accompagnavano in carcere.

Porta Pesa- Gli agenti, pur se notavano una attività di spaccio ad opera di un tunisino A. H. del 1990 che incontrava tre giovani italiani e tra loro avveniva uno scambio, non hanno potuto procedere all’arresto dello spacciatore. Difatti all’atto del fermo, anche se il magrebino aveva nelle tasche la somma di 115 € e i ragazzi asserivano di aver effettivamente tentato l’acquisto di droga per uso personale pagando detta somma, lo stupefacente pattuito non veniva consegnato in quanto il tunisino aveva notato la presenza dei poliziotti.

Gli agenti procedevano quindi alla denuncia in stato di libertà per spaccio di stupefacenti per lo straniero, trasferitosi di recente in città da Brescia ed in attesa dell’esito sulla sua richiesta di asilo politico. Una denuncia alla A.G., in stato di libertà, anche per due acquirenti M.C. nata nel 1972 e C.A. nata nel 1975 entrambe della provincia di Siena, perché erano arrivate a Perugia violando l’obbligo di non lasciare il territorio della provincia di Siena senza la autorizzazione del Magistrato di Sorveglianza.


 

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