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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Riciclaggio e false fatture, Covarelli e De Megni: 'Siamo innocenti, ecco perchè...'

E' l'avvocato Giovanni Spina a spiegare le due posizioni dopo le accuse di riciclaggio (per l'ex presidente del Perugia calcio) e l'impiego di denaro di provenienza illecita (Dino De Megni)

Respingono le accuse e i sospetti i due perugini Leonardo Covarelli e Dino De Megni finiti ai domiciliari dopo l'inchiesta  della Dda di Napoli sulle procedure per l'acquisto della clinica napoletana Ruesch. La procura parla di sodalizio criminale, riciclaggio e fatture false. Addirittura De Megni, tramite il suo legale, si dice totalmente estraneo e all'oscuro dell'operazione. Mentre Covarelli reputa di aver svolto in maniera regolare la sua attività di vendita e intermediazione di immobili.

E' l'avvocato Giovanni Spina a spiegare le due posizioni: "Il mio assistito Leonardo Covarelli rivendica la piena legittimità del suo comportamento che si sostanzia in ordinarie e regolari operazioni di compravendita immobiliare, senza alcuna possibilità di sospettare la provenienza illecita, di cui solo oggi viene a conoscenza, dei capitali utilizzati dall'acquirente". L'imprenditore è accusato di riciclaggio secondo la Dda di Napoli. 

"Il dottor Dino De Megni è invece addirittura estraneo alle operazioni. Risulta indagato solo perchè assunse formalmente una carica societaria nella New Glen srl in virtù del suo rapporto con Covarelli, del quale era suocero e non è neppure a conoscenza dei fatti". A De Megni viene contestato l'impiego di denaro di provenienza illecita.

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