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Cronaca

Anarchici, minacce sui siti internet del movimento, aperta indagine della Digos: "il Procuratore Cantone del mirino"

Scatta la solidarietà delle forze dell'ordine e dei partiti di Palazzo Cesaroni

Un commento rilasciato su un sito riconducibile al mondo degli anarchici la Digos ha aperto una inchiesta per risalire all'autore o autori e valutarne il grado di minaccia reale. Il commento - "ce ne ricorderemo..." - è relativo al 41bis nei confronti dell’anarchico Alfredo Cospito,  trasferito dal carcere di Sassari a quello milanese di Opera per poterlo assistere dal punto di vista sanitario date le sue condizioni di salute dopo lo sciopero della fame iniziato circa tre mesi fa e che lo ha portato a perdere oltre 40 chili. Il carcere duro è stato determinato da una delle ordinanze emesse dalla Procura di Perugia come spiegato da Cantone in commissione Giustizia Senato: "la nostra ordinanza cautelare è stata valutata proprio come uno degli elementi per applicare il 41bis a Cospito perché noi contestavamo specificatamente l’ipotesi di istigazione a delinquere fatta mentre era in carcere". Massima solidarietà al Procuratore Cantone è stata espressa dal Siap, il sindacato italiano appartenenti polizia.  

“Preoccupa l’escalation violenta, in Italia e in Europa, da parte del mondo anarchico che vuole creare le condizioni per il ritorno ai tempi più bui della nostra storia – spiega il segretario D’Acciò –, alla stagione del terrorismo. Dopo le proteste pubbliche e le dichiarazioni di solidarietà a Cospito, si è passati alle minacce con auto bruciate, attacchi a sedi diplomatiche, proiettili inviati a magistrati e giornalisti, violenze contro poliziotti in piazza e un commissariato, fino alla frase incriminata contro il procuratore di Perugia, Cantone. Per questo riteniamo necessario non sottovalutare ogni episodio violento, affinché tutti gli attori istituzionali siano coesi e consci dell’esigenza di preservare l’ordine pubblico, condizione senza la quale non può esserci pace sociale e convivenza”.  

“Pertanto – ha il segretario D’Acciò – condividiamo le parole del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi e del Capo della polizia Lamberto Giannini sul primato della Legge che non può inchinarsi di fronte alle violenze”. 

Solidarietà della Lega Umbria, tramite il capogruppo regionale Stefano Pastorelli: “Le recenti notizie circa commenti intimidatori sui social di stampo anarchico contro il Procuratore della Repubblica di Perugia, Raffaele Cantone, lasciano interdetti e richiedono una energica condanna da parte di tutte le istituzioni così come una altrettanto ferma solidarietà nei confronto del magistrato.  É necessario tenere alta l’attenzione – aggiunge Pastorelli - su fenomeni che si credevano del tutto marginali ma che invece hanno mostrato negli ultimi giorni tutta la loro capacità di arrecare danno e oltraggio a mezzi e uomini delle istituzioni. Sono certo che l’Umbria saprà isolare queste frange oltranziste e rimanere immune da ogni estemporaneo richiamo alla violenza”.
 

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