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Cronaca

"Risarcisco tutti", ex amministratrice di condominio deve restituire 100mila euro per evitare il processo

L'ammanco deriverebbe dall'utilizzo improprio delle quote versate dai condomini per dei lavori straordinari

Una somma che possa risarcire i condomini rimasti “beffati” dalla sparizione dai conti correnti del condominio. È quanto ha proposto l’avvocato che difende una ex amministratrice di condominio finita davanti al giudice con l’accusa di aver fatto sparire quasi 100mila euro derivanti dalle quote pagate dai proprietari degli appartamenti.

La professionista, una 58enne di origini romane, difesa dall’avvocato Dalila Milano, deve rispondere dell’accusa di appropriazione indebita “perché con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso” di sarebbe impossessata di 97.664,45 euro che sarebbero anche gli importi versati “dai condomini, a titolo quote condominiali, destinate al pagamento” di fatture per 30.475,56 euro per dei lavori straordinari commissionati dal condominio; per un’altra fattura da 31.378,14 euro “quale importo pari alla differenza tra il costo totale dei lavori straordinari effettuati dal condominio e la somma totale versata dai vari condomini” e “9.750 euro, totale delle somme di denaro prelevate senza apparente giustificazione da conto corrente del condominio”.

La Procura di Perugia contesta anche l’aggravante “di aver agito in ragione della qualifica riconosciutale dalla vigente normativa di amministratore di condominio”.

I fatti contestati sono avvenuti tra il settembre del 2014 e il dicembre del 2020. I condomini si sono costituiti parte civile tramite l’avvocato Maria Bruna Pesci e stanno adesso valutando la possibilità di accettare il risarcimento, ritirare la querela e chiudere il processo.

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