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Cronaca

Omicidio Meredith, Amanda Knox assolta dall'accusa di calunnia

Il procedimento avviato dalla procura di Perugia era stato poi trasmesso a Firenze in quanto tra le persone offese dal presunto reato ci sarebbe stato anche il pm Giuliano Mignini

Assolta Amanda Knox. Questa volta la studentessa americana di Seattle si è dovuta difendere dall'accusa di avere calunniato alcuni agenti della squadra mobile di Perugia che indagavano sull'omicidio di Meredith Kercher. La giovane aveva, infatti, sostenuto di essere stata 'forzata' dagli investigatori a dire che era stata nella casa dell'omicidio insieme a Patrick Lumumba, che fu coinvolto nell'inchiesta proprio a causa delle frasi dell'americana e poi riconosciuto estraneo alla vicenda.

Il procedimento avviato dalla procura di Perugia era stato poi trasmesso a Firenze in quanto tra le persone offese dal presunto reato ci sarebbe stato anche il pm Giuliano Mignini titolare dell'indagine sull'omicidio Kercher. Per la Knox il pm del capoluogo toscano aveva chiesto una condanna a due anni e otto mesi di reclusione. I suoi difensori, gli avvocati Luciano Ghirga, Carlo Dalla Vedova e Tommaso Ducci ne avevano invece sollecitato l'assoluzione. Richiesta accolta dal tribunale. Con i suoi legali la Knox, da tempo tornata negli Usa, si è detta "molto soddisfatta e contenta per l'assoluzione".

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