Proprietario del Kandinsky picchiato selvaggiamente: "Mi sono solo rifiutato di versare da bere"
Prima della vigliacca aggressione, altre parole non ci sono per definirla, l'uomo aveva minacciato di nascondergli la droga nel locale e di aggredire la sua famiglia
E’ un pezzo di storia della nostra città. Aperto ormai da 23 splendidi anni, c’è chi al Kandinsky ci è praticamente cresciuto con la voglia di rivoluzionare il mondo e quello sprint culturale che pochi altri locali hanno avuto e che il Kandinsky, sempre nella giusta controtendenza, continuano ad avere. Ma Simone Boccardini, proprietario del noto locale, dopo l’episodio accaduto questa notte si è detto “stanco e solo”. Un’aggressione in piena regola. Il motivo? Perché non ha dato a un gruppo di tunisini da bere alle cinque del mattino.
Raggiunte dalla redazione di PerugiaToday Simone ha raccontato: “Sono solito chiudere alle due e mezza, poi pulisco e verso le cinque sono pronto ad andare a casa. Gli ultimi giorni uno del gruppo che mi ha assalito ieri, apriva la saracinesca, già abbassata, per chiedermi degli alcolici. Ho risposto di no, ogni sera, ma alla fine ha deciso di farmela pagare”. Un racconto che lascia allibiti. Un racconto che fa male. Fa male a chi quel locale lo conosce bene e sa quanto Simone sia legato alla sua città.
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Vorremmo che la storia si chiudesse qui, ma così non è. Prima della vigliacca aggressione, altre parole non ci sono per definirla, l’uomo aveva minacciato di nascondergli la droga nel locale, di aggredire la sua famiglia “ha affermato di conoscere ogni mia abitudine”, ha raccontato Simone. Alla domanda hai paura? Lui ha giustamente risposto “Sì, ne ho tanta e sinceramente mi viene una gran voglia di mollare tutto e chiudere il locale”. Non lasciamo solo chi ha dato tanto a questa città, dimostriamo di che pasta è fatta Perugia e i perugini. Appuntamento al Kandinsky quando Simone sarà di nuovo in piedi e pronto a riaprire.
