Affitti in nero a stranieri, lotta criminalità fa emergere il vizietto
Nell'ambito di un'azione dei carabinieri di Perugia su un rapinatore, emerge la malsana abitudine di alcuni proprietari di casa perugini di affittare irregolarmente casa a stranieri
I Carabinieri di Perugia, pedinando un sospetto rapinatore, trovano ancora un alloggio affittato irregolarmente. Dunque, continua il business di pochi sulle spalle della sicurezza e delle casse dei cittadini perugini.
Da una storia nata tra disperati, la tentata rapina ad un tossicodipendente magrhebino per strappare la sua dote di metadone appena ricevuta dal Sert, emerge ancora una volta il “vizietto pericoloso” di numerosi proprietari di case peruginissimi, ovvero: affittare irregolarmente l’abitazione a stranieri, a prezzi maggiorati e senza nessun dettame previsto dalla legge.
L’ultimo caso è emerso oggi stando al resoconto portato avanti dai Carabinieri della Compagnia del capoluogo umbro che dopo una denuncia per tentata rapina (per una fiala di metadone) sono risaliti al colpevole che abitava in via del Bulagaio in una casa irregolarmente in affitto.
Il vizietto alimenta la clandestinità, l’evasione e non permette un controllo diretto delle persone a rischio da parte delle forze dell’ordine. Tutto questo a discapito della comunità perugina. Non è un caso che il sindaco Wladimiro Boccali, con i suoi uffici e la polizia municipale, sta portando avanti dei controlli incrociati per bloccare i furbetti.
L’ultimo caso risale alla retata messa in atto dagli uomini della Questura a danno del mercato del sesso di via del Bellocchio, Madonna Alta, via Cortonese e via del Macello: su 10 alcove scoperte ben sei erano in mano a prestanomi che poi subaffittavano, o affittate in nero.
C’è addirittura un mercato degli alloggi irregolari persino per le case comunali: durante una perquisizione è stato scoperto il sub-affitto di una signora italiana ad una mamma e figlia straniere completamente indigenti.
