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Cronaca

Adesca un minore via chat: a processo per le foto intime e le richieste "hard"

Procedimento rinviato a marzo, la difesa pensa al rito abbreviato e a una perizia psichiatrica

Avrebbe adescato un minorenne attraverso i social e la messaggistica immediata, spacciandosi per un ragazzo di 17 anni, ma in realtà è un 36enne finito davanti al giudice con l’accusa di adescamento di minorenni e pornografia minorile.

L’imputato, difeso dall’avvocato Guido Bacino, avrebbe dovuto comparire questa mattina davanti al giudice Emma Avella per l’udienza predibattimentale, ma per esigenze dell’ufficio del Tribunale è stato tutto rinviato a marzo. La difesa sta valutando la richiesta di giudizio abbreviato condizionato all’acquisizione di una perizia medica sulla salute mentale dell’imputato.

La Procura di Perugia contesta all’imputato di aver inviato al minorenne 353 sms e di averlo chiamato al telefono 59 volte tra marzo e giugno del 2022. I fatti contestati sarebbero avvenuti tra Santa Maria degli Angeli e Bastia Umbra.

L’imputato è anche accusato di aver inviato al minore foto intime, proposte oscene e richieste di incontri a scopo sessuale.

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