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Cronaca Centro Storico

Il futuro dell'Acropoli - La lettera aperta: "Il centro è ora vivo e con forze fresche: questa è la nuova narrazione"

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Filippo Lana a riguardo dell'articolo sulla vendita di shottini ad un euro anche a minorenni. Un fenomeno contenuto ma che esiste e preoccupa. Molti esercenti si sono detti amareggiati per i toni enfatici dell'articolo. Ecco la loro risposta. Buona lettura

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Filippo Lana a riguardo dell'articolo sulla vendita di shotttini ad un euro anche a minorenni. Un fenomeno contenuto ma che esiste e preoccupa. Molti esercenti e amanti del centro storico hanno storto la bocca sull'articolo (in particolare sul titolo) e si sono detti amareggiati perchè getta fango sul centro storico in un momento invece di grandi cambiamenti positivi rispetto al passato. Ecco la lettera aperta di Filippo Lana a risposta anche dell'articolo di Perugiatoday,it.

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di Filippo M. Lana *"San Martino" Soc. Coop.
Direttore, chi le scrive è un piccolo commerciante che opera nel centro storico di Perugia, nel settore dei pubblici esercizi. Questa riflessione che rivolgo a lei a ai suoi lettori nasce dalla volontà di generare un dibattito costruttivo attorno a tematiche spesso affrontate sui quotidiani della nostra regione, che hanno come oggetto le criticità dell'acropoli. Non ultimo l'articolo apparso sulla sua testata che, seppur trattando una problematica quale l'abuso di alcol da parte dei giovani, ne enfatizza ed inasprisce i toni al punto da far male a quella nuova generazione di esercenti, di cui faccio parte, che ha puntato tutto ciò che aveva per risollevare le sorti del centro storico di Perugia.

Ovviamente se in passato c'è stato un allontanamento dei perugini dall'acropoli, questo è stato anche per colpa di una vecchia visione del commercio, che a noi non appartiene. Non starò qui a elencare nuovamente queste cause, perché sono sotto gli occhi di tutti e questo non è lo scopo del mio intervento. Io penso di interpretare un pensiero in questo momento, non  mio, ma di larga parte della cittadinanza che vede tante persone di buona volontà intervenire nella propria città con il lavoro, tutti i giorni, in silenzio e senza contare tutte le difficoltà  che il settore che rappresento sta passando in questo momento. Vedi non ultimo il terremoto.

Direttore, io vedo il centro storico di questa città rinascere, vedo molti ragazzi lavorare per questo. Vedo nuove attività, nuovi piccoli imprenditori: penso a  Gianni e la Angie di Balù, Bogo del Kandinsky, Gigi e la ragazza del Kundera, il Cosmo, Jerry della bottega di Perugia, Francesco e la moglie del settimo sigillo, Lillo e la Lilla di frittole, i ragazzi del Caffè Morlacchi… E mi scuso se dimentico l'altra miriade di persone di buona volontà che operano in questa magnifica città e che la arricchiscono. Per portarla a miglioramento ci sono altre mosse, ma non è questa la materia del mio intervento. Io volevo scriverle di queste persone, che il centro storico di Perugia è bello, c'è gente, che per descriverlo bisogna viverlo tutti i giorni con umiltà, incrociando gli sguardi di queste persone che lavorano in silenzio.

La città ha bisogno una nuova narrazione, di un dibattito costruttivo che per nascere ha bisogno proprio dei quotidiani come il suo che raccontano giorno per giorno la città. Lasciamo anche spazio e respiro alla nuove energie e alla passione che l'impegno di ogni singolo commerciante e cittadino del centro storico impiega per far risorgere quella che è, non dimentichiamolo, tra le acropoli più belle d'Italia e del mondo.

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