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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Spoleto

Acque contaminate a Spoleto: al bando i pozzi di Piazza d'Armi

Scatta il divieto di uso dell'acqua dai pozzi privati nell'area di Piazza d'Armi, Viale Marconi e Trento e Trieste, considerato che le acque sotterranee sono contaminate. Ordinanza sindaco vieta consumo per uso irriguo e potabile

Acque contaminate a Spoleto. Come se non bastasse l'emergenza calore in Umbria che porta anche ad una carenza delle risorse idriche, adesso ci si mette anche l'inquinamento dei pozzi dell'acqua. Questo è quanto evidenzia l’ARPA, nell’ambito dell’attività programmata di controllo sui punti della Rete Regionale di Monitoraggio delle acque sotterranee, nella zona di Piazza d’Armi, la presenza di una contaminazione delle acque da parte di alcuni composti organoalogenati e nello specifico Tetracloroetilene e Tricloroetilene.

Per questo si è ravvisata la necessità di emettere un provvedimento per interdire l’uso potabile delle acque captate dai pozzi presenti nell’area perimetrata dall’ARPA e per interdire l’uso irriguo per ortaggi e verdure destinate alla alimentazione per quei pozzi presenti nell’area e nei quali il valore dei solventi supera 10 microgrammi/litro. Si precisa che i pozzi pubblici che forniscono acqua per uso potabile e le acque dell’acquedotto non sono interessati da alcuna contaminazione.

Le acque interessate sono quelle nell’area delimitata dalle seguenti vie di comunicazione:
- Via XXV Aprile, dall’incrocio con Via Guglielmo Marconi all’incrocio con Via Antonio Gramsci;
- Via Antonio Gramsci, dall’incrocio con Via XXV Aprile all’incrocio con Via Don Giovanni Minzoni;
- Via Don Giovanni Minzoni, dall’incrocio con Via Antonio Gramsci all’incrocio con Via XXV Aprile;
- Via XXV Aprile, dall’incrocio con Via Don Giovanni Minzoni all’incrocio con Via della Cerquiglia;
- Via della Cerquiglia, dall’incrocio con Via XXV Aprile all’incrocio con Via Indipendenza;
- Via Indipendenza;
- Via Fratelli Cervi, dall’incrocio con V.le Trento e Trieste all’incrocio con Via Caduti di Nassirya;
- Via Caduti di Nassirya
- Dalla rotatoria di Via Caduti di Nassirya fino all’incrocio con il Cimitero di San Sabino, nella fascia di 100 m a monte del tratto stradale indicato;
- Il tratto dall’incrocio del Cimitero di San Sabino a Via Pasquale Laureti attraverso il terreno che separa il Cimitero dall’abitato;
- Via Enrico Arcioni
- Via Francesco Romoli Venturi, dall’incrocio con Via Enrico Arcioni all’incrocio con Via Guglielmo Marconi;
- Via Giacomo Reggiani, dall’incrocio con Via Guglielmo Marconi all’incrocio con Antonio Meucci;
- Via Antonio Meucci in destra idrografica rispetto al torrente Tessino proseguendo per la strada arginale del Torrente Tessino fino al civico 115, rientrando lungo Via Gugliemo Marconi fino all'incrocio con Via XXV Aprile.

Tale perimetrazione è provvisoria, in quanto ulteriori indagini sono in corso. Ad oggi i pozzi analizzati sono stati 43. Sarà la ASL 3 a provvedere all’invio di comunicazioni individuali ai proprietari dei pozzi per i risultati delle analisi svolte e le misure di tutela da attuare ai fini igienico sanitari, anche in relazione agli eventuali rischi connessi ad usi diversi da quello idropotabile.

L’ARPA viene incaricata sia di attivare subito un ulteriore monitoraggio attraverso il quale estendere l’area di investigazione sia di ripetere periodicamente le analisi e le valutazioni affinché Comune e ASL possano prendere eventuali ulteriori provvedimenti. Se nell’area è presente un pozzo non censito e non analizzato da ARPA, il cittadino dovrà attivarsi di persona per effettuare le analisi delle acque rivolgendosi a laboratori privati o ad ARPA.


 

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