Abusi sessuali "reiterati" su una dipendente, imprenditore perugino fermato dai carabinieri
La ragazza è stata costretta a lasciare l'azienda: l'uomo era già stato arrestato nel 2015 per tentata estorsione nei confronti di un giovane dipendente
I carabinieri nel Nucleo ispettorato del lavoro di Perugia hanno eseguito un provvedimento di misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria nei confronti di un imprenditore, amministrato di una grossa società commerciale di Corciano, alle porte di Perugia. L'uomo è stato colpito dal provvedimento emesso dal Gip di Perugia su proposta del pubblico ministero che ha coordinato le indagini dei carabinieri, partite dalle segnalazioni di diversi dipendenti dell'azienda.
Il reato contestato all'imprenditore è l'abuso sessuale continuato e aggravato nei confronti di una giovane dipendente, che ha denunciato l'uomo. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Perugia l'imprenditore avrebbe ripetutamente abusato sessualmente della ragazza, fino a spingerla alle dimissioni.
Le indagini dei carabinieri hanno portato alla luce altri casi, nella stessa azienda. Altre ragazze, comportamenti simili da parte dell'uomo.
Lo stesso imprenditore, spiegano i carabinieri, era stato arrestato nel dicembre del 2015 per una tentata estorsione ai danni di un suo giovane dipendente. L'uomo era stato catturato all'interno di una banca della periferia di Perugia mentre prendeva una parte del Tfr del lavoratore. Le indagini dei militari hanno evidenziato molteplici violazioni, sia di natura previdenziale che retributiva, che vanno dal disconoscimento di fittizi contratti part-time all'annullamento di contratti a tempo determinato e di tirocini formativi, passando per i mancati versamenti di stipendi ai dipendenti, alla cancellazione dei giorni di riposo, al mancato versamento degli straordinari e ai numerosi lavoratori in nero. Elevate alla ditta multe per un totale di 40mila euro.
