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Cronaca Centro Storico / Corso Pietro Vannucci

Grande successo per la presentazione del Catalogo generale della Galleria Nazionale dell’Umbria

Il primo volume di questo progetto editoriale, oltre a diventare indispensabile strumento per biblioteche, università, musei, studiosi e storici dell’arte, esalta ancora di più il ruolo di testimone dell'immagine dell'Umbria che la Galleria ha nel contesto internazionale

Grande successo ieri per la  presentazione del Catalogo generale della Galleria Nazionale dell’Umbria- primo volume - "Dipinti e sculture dal XIII al XV secolo" di Vittoria Garibaldi. Dalle ore 17.30 la Sala dei Notari di Palazzo dei Priori era praticamente "al completo". Alla presenza di Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario al Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, hanno preso la parola per i saluti istituzionali: Andrea Romizi, Sindaco di Perugia – Erika Borghesi, delegata dal Presidente della Provincia di Perugia - Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio - Massimo Calzoni, Presidente dell’ANCE Umbria - Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria. 

Per la parte scientifica della presentazione sono intervenuti: Marco Pierini, Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria - Francesco Federico Mancini,Ordinario di Storia dell'Arte Moderna all'Università degli Studi di Perugia - Marco Carminati, giornalista de Il Sole 24 Ore e l'autrice Vittoria Garibaldi. L'evento è stato coordinato dallo scrittore e giornalista Mimmo Coletti.

La Galleria Nazionale dell'Umbria custodisce la più importante raccolta di opere d’arte presenti nella regione. È il museo di maggior attrazione culturale in Umbria ed uno dei venti più importanti in Italia.  L’impegno di Vittoria Garibaldi e della Quattroemme Editore, ha fatto sì che anni di lavoro siano confluiti in questo primo catalogo generale. Altri due ne seguiranno a breve distanza così da comprendere tutte le opere di varia tipologia presenti nella Galleria, quasi tremila tra quelle esposte e quelle conservate nei depositi, tra dipinti, sculture, ceramiche, ori, avori, bronzi, tessuti, disegni, incisioni e stampe.

presentazione del Catalogo generale della Galleria Nazionale dell’Umbria

Il primo volume di questo progetto editoriale, oltre a diventare indispensabile strumento per biblioteche, università, musei, studiosi e storici dell’arte, esalta ancora di più il ruolo di testimone dell'immagine dell'Umbria che la Galleria ha nel contesto internazionale, custode preziosa di beni espressione di lungimirante visione culturale  e di valorizzazione del territorio. 379 schede, ciascuna corredata da immagine a colori, forniscono dati documentari, bibliografici e critici relativi alla storia, all'acquisizione, alla tecnica artistica, ai restauri, alle esposizioni in mostre, alle immagini fotografiche storiche di ciascuna opera, pitture e sculture dal XIII al XV secolo.

Un ampio saggio introduttivo è dedicato alla formazione della raccolta, inizialmente custodita presso la locale Accademia di Belle Arti poi, con la nascita dello Stato Italiano, istituita nel 1863 come Pinacoteca Pietro Vannucci, dal 1879 nel Palazzo dei Priori, sede del governo cittadino, per giungere nel 1918 al riconoscimento della sua validità nazionale prima come Regia Galleria d’arte medioevale e moderna dell’Umbria, poi, come Galleria Nazionale dell’Umbria, all’ultima apertura della nuova, “Grande Galleria” avvenuta il 18 dicembre del 2006.

La campagna fotografica di tutte le opere, dei luoghi di provenienza e delle sale espositive del museo è stata realizzata appositamente da Bernardino Sperandio. Il volume è inoltre corredato da preziosissime immagini, inedite, databili tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, tratte dall'Archivio Moretti Caselli di Perugia, che documentano in modo circostanziato l'esposizione, sala per sala, del percorso di visita dell'allora Pinacoteca Vannucci. A queste si affiancano scatti tratti dai Fondi fotografici storici della Galleria - Guardabassi, Umbria Illustrata, Cirenei - come le eccezionali immagini del trasferimento delle opere all’interno dell’Abbazia di Montelabate durante la seconda guerra mondiale per custodirle al riparo dei bombardamenti.

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