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Si chiama "decluttering" e ci fa stare meglio e meno appesantiti dalle cose

La tecnica di eliminare quanto abbiamo di superfluo in casa: oggetti, vestiti, libri ci ridona spazi impensati e ci fa stare meglio con l'umore

E’ vero, la quarantena a cui siamo costretti per l’emergenza sanitaria da Coronavirus può essere snervante, ma cerchiamo di guardare gli aspetti positivi.

Tra questi ce n’è uno da non sottovalutare. Se siete nervosi e la casa vi va stretta anche per le tante cose che avete via via accumulato, questo è il momento di dare una bella rinfrescata al vostro nido. Come? Con il decluttering.

Oggetti, vestiti, regali, accumulati nel corso degli anni possono contribuire a rendere la nostra casa ancora più “stretta” di quanto non ci sembri in questo periodo.

Privarci di ciò che ingombra, non è solo un modo per liberare spazio, ma una vera e propria filosofia di vita, che ci permette di ottenere benefici anche a livello interiore di mettere da parte il passato, di aprirci al futuro e a nuove speranze, cosa di cui adesso abbiamo un forte bisogno.

Decluttering, da dove iniziare?

La prima cosa da fare è scrivere una classifica delle stanze più disordinate per programmare un piano d’azione. Fatto questo in base al tempo a disposizione, possiamo decidere se procedere con il decluttering mezz’ora al giorno o se dedicare un intero fine settimana a tutta l’impresa. Dipende anche dal vostro stato d’animo.

Una volta scelta la stanza, concentriamoci su una singola zona, svuotando le diverse cassettiere, librerie o gli altri mobili.

Cosa conservare e cosa buttare?

A questo punto dobbiamo fare un vero e proprio esame degli oggetti, capendo se li utilizziamo periodicamente o meno. Diamoci una regola: se ci rendiamo conto che negli ultimi 12 mesi non li abbiamo usati, allora possiamo liberarcene. Per quegli oggetti di cui siamo incerti possiamo stabilite un tempo massimo, circa un mese, entro il quale dobbiamo usarli, se non lo facciamo è giunto il momento di riservargli un uso alternativo.

Per agire nel rispetto dell’ambiente, è bene fare una selezione. Quindi prendiamo quattro scatole su cui scriviamo: da tenere, da riciclare, da regalare e da buttare. Anche se la procedura sembra lunga è un modo per capire cosa ci serve davvero. Se poi abbiamo difficoltà a liberarci di un oggetto, possiamo domandarci quanto siamo disposti a pagare per averlo. Così capiremo se per noi è importante o meno.

Se invece, vogliamo rinnovare casa e dargli un nuovo look, non dobbiamo fare altro che proporre alle amiche un incontro anche virtuale (necessariamente in questa fase) in cui scambiare le cose che a loro non servono più.

Quando si amano i libri si fa fatica a separarsene, ma se la nostra libreria è piena, possiamo decidere di donarli ad una biblioteca o ad un centro ricreativo, così da regalargli una nuova destinazione.

Cosa fare dei giocattoli?

Separarsi dai primi ricordi o dai giocattoli dei bambini non è semplice, tendiamo a conservarli perché ci ricordano un felice momento. Anche in questo caso però dobbiamo fare una selezione e non pensare di accatastarli in soffitta o in cantina. Così facendo rischiamo di rendere impraticabili spazi preziosi e soprattutto andiamo contro il principio del decluttering, che è quello di liberare casa.

I giocattoli dei bambini a cui siamo particolarmente affezionati li conserviamo, quelli funzionanti invece, li possiamo donare ad un’associazione e far felici altri bambini.

Per quanto riguarda foto e lavoretti, conservarli in un album o digitalizzarli è il modo migliore per averli tutti ordinati e sfogliarli nei momenti di nostalgia.

Decluttering dell’armadio

Il cambio di stagione e il riordino dell’armadio è sempre difficile. E’ pratica comune infatti accumulare vestiti che poi non utilizziamo. Anche in questo caso vale la regola delle 4 scatole.

Per capire quali sono quelli da tenere e quelli da dare via, ne dobbiamo selezionare circa una trentina, tra maglie, pantaloni, camicie, giacche e cappotti e indossare un capo al giorno. In questo modo ci renderemo conto di poter sopravvivere anche con un guardaroba ridotto.

In alternativa possiamo mettere una targhetta sui capi su cui siamo indecisi. Se a fine stagione il cartellino è ancora presente, vuol dire che non l’abbiamo indossato e quindi è arrivato il momento di donarlo o venderlo al mercatino dell’usato.

Fatto questo, non dobbiamo fare altro che sistemare gli abiti rimasti all’interno dell’armadio dopo averlo ripulito, in appositi contenitori o ripiani, così il mobile sarà ordinato e pulito e ci regalerà una sensazione di benessere.

Come evitare di accumulare

Per evitare di avere nuovamente l’armadio o la casa piena, l’importante è non tornare ad accumulare. Una volta letto un giornale o un libro invece di accantonarli, dobbiamo smaltirli regalandoli o mettendoli nella raccolta differenziata.

Stessa prassi per il guardaroba: lo shopping deve essere ponderato e dobbiamo acquistate solo quello che realmente indosseremo.

I vantaggi del decluttering

Avere una casa in ordine regala un senso di benessere, stimola la creatività, lo voglia di fare e il benessere.

Inoltre, avere tutto a portata di mano e scegliere subito i vestiti, ci permette di recuperare molto tempo la mattina e di limitare al minimo lo stress.

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