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L'avvocato risponde

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A cura di Isabella Tonzani

Guida sotto l'influenza di alcool o droghe (art. 186 C.D.S. e 187 C.D.S.): lavori di pubblica utilità

La possibilità di sostituire la pena detentiva e pecuniaria, relativa ai reati di cui all'art. 186 e 187 del Codice della strada, con i lavori di pubblica utilità

IL QUESITO: mi sono state chieste informazioni sui lavori di pubblica utilità in sostituzione delle pene pecuniarie e detentive, relative ai reati previsti dall’art. 186 Codice della Strada (GUIDA SOTTO L'INFLUENZA DELL'ALCOOL) e dall’art. 187 Codice della Strada (GUIDA IN STATO DI ALTERAZIONE PSICOFISICA PER USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI).

COSA DICE LA LEGGE: L’art. 186 C.D.S. così come l’art. 187  C.D.S. (D. L.vo n. 285 del 30.04.1992) prevedono la pena detentiva dell’arresto e quella pecuniaria dell’ammenda, che variano di importo a seconda della gravità delle circostanze indicate negli articoli medesimi.

Tuttavia, l’art. 186 comma 9 bis C.D.S. e l’art. 187 comma 8 bis C.D.S., prevedono la possibilità di sostituzione delle pene predette con l’effettuazione di lavori di pubblica utilità, in determinati casi.

Detta sostituzione può essere disposta dall’autorità giudiziaria anche con il decreto penale di condanna, se non vi è opposizione dell’imputato, oppure può essere concessa, a seguito di espressa richiesta dell'imputato, con la sentenza che chiude il procedimento, in particolare con la sentenza che applica la pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 c.p.p. (patteggiamento).

Ai sensi dell’art. 54 D.Lgs. 274 del 2000, il lavoro di pubblica utilità consiste nella prestazione di attività, non retribuita, da svolgere, in via prioritaria, nel campo della sicurezza e dell'educazione stradale, presso lo Stato, le province, i comuni o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato, o presso i centri specializzati di lotta alle dipendenze. Per gli imputati del reato di cui all’art. 187 C.D.S. si prevede anche la possibilità di partecipare ad un programma terapeutico e socio-riabilitativo per tossicodipendenti, come definito ai sensi degli articoli 121 e 122 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309.

Il parametro di conversione della pena detentiva e pecuniaria è quello individuato dall’art. 9 bis dell’art. 186 C.D.S. e dall’art. 8 bis dell’art. 187 C.D.S. (un giorno di lavoro di pubblica utilità corrisponde ad un giorno di pena detentiva e ad € 250 di ammenda).

Così, a mero titolo di esempio, la pena di 40 giorni di arresto ed € 1.500 di ammenda può essere convertita in 46 giorni di lavoro di pubblica utilità (€ 1.500: € 250=6 giorni). Ai sensi dell’art. 54, comma 5, D.Lgs. 274 del 2000 questi 46 giorni corrispondono a 92 ore di lavoro di pubblica utilità. Infatti, ai sensi dell’art. 54 D.Lgs. 274/2000, ai fini del computo della pena, un giorno di lavoro di pubblica utilità corrisponde alla prestazione, anche non continuativa, di due ore di lavoro).

La durata giornaliera della prestazione di lavoro non può, comunque, superare le otto ore.

La sostituzione del lavoro di pubblica utilità con la pena pecuniaria e detentiva può essere concesso per non più di una volta.

Da notare che la possibilità di chiedere la sostituzione della pena con i lavori di pubblica utilità è esclusa quando il conducente “in stato di alterazione da alcool” o “in stato di alterazione da uso di sostanze stupefacenti” ha provocato un incidente. Ciò significa, per contro, che se si è comunque verificato un incidente stradale ma questo non è stato causato dal conducente predetto (ad esempio perché la colpa era esclusivamente dell’altro conducente o di terzi), la sostituzione con i lavori di pubblica utilità è comunque applicabile all’imputato (in tal senso anche Tribunale di Genova, sent. 08.05.2013).

Naturalmente, ove la sostituzione venga concessa dal Giudice, l’imputato dovrà svolgere realmente l'attività assegnata e gli agenti di Pubblica Sicurezza hanno l’incarico di vigilare sulla corretta esecuzione dei lavori.

Al termine dell’esecuzione di tutte le ore di lavoro, infatti, il Giudice fissa una nuova udienza per la verifica dell’esatto adempimento, a cui l’imputato dovrà di nuovo presentarsi e nella quale verrà presa in esame la relazione della struttura presso cui egli ha svolto le ore di lavoro; se tutto è stato eseguito correttamente, il Giudice dichiara l’estinzione del reato di cui all’art. 186 C.D.S. o di cui all’art. 187 C.D.S., dispone la riduzione alla metà della sanzione della sospensione della patente e revoca la confisca del veicolo sequestrato.

In caso contrario, il Giudice revoca la pena sostitutiva, con il conseguente ripristino delle pene dell’arresto e dell’ammenda sostituite, nonchè della sanzione amministrativa della sospensione della patente e della misura di sicurezza della confisca.

LA RISPOSTA DELL’AVVOCATO: La sostituzione della pena detentiva e pecuniaria con ore di lavoro di pubblica utilità consente all’imputato, in caso di esito positivo, di ottenere dal Giudice la dichiarazione di estinzione del reato di cui all’art. 186 C.D.S. o 187 C.D.S., la riduzione della sanzione accessoria della sospensione della patente e la revoca della confisca del veicolo, oltre al più ovvio ed immediato beneficio di non scontare la pena dell'arresto e di non pagare l’ammenda prevista dalla legge. Questa sostituzione non può essere concessa più di una volta nè può esser concessa nel caso in cui l’imputato abbia causato un incidente. A volte la difficoltà, visti i numeri elevati delle richieste, può essere quella di trovare una struttura disponibile. Non è prevista la possibilità di chiedere la sostituzione predetta per gli imputati del reato di cui all’art. 186-bis C.D.S. (Guida sotto l'influenza dell'alcool per conducenti di età inferiore a ventuno anni, per
i neo-patentati e per chi esercita professionalmente l'attività di trasporto di persone o di cose).

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