rotate-mobile
Mercoledì, 17 Aprile 2024
Salute

Disidratazione, in agguato con il grande caldo: come combatterla

Specialmente anziani e bambini sono i soggetti più colpiti dalla disidratazione: è bene offrire loro da bere spesso. Ecco come agire se si scende sotto il livello di guardia

Il nostro corpo è composto per il 70% di acqua. Quando nell’organismo vengono a mancare i liquidi necessari per regolarne il corretto funzionamento, andiamo incontro alla disidratazione. Tra le cause più comuni della disidratazione ci sono diarrea, assieme a vomito e febbre. Ma anche l’ondata di calore che sta interessando la nostra città in questi giorni è in grado di provocare questa reazione nell’organismo, ecco perché bisogna prestare molta attenzione in queste condizioni.

Tra le persone più colpite da disidratazione, ci sono gli anziani, specialmente quelli non autosufficienti e i bambini: in questi soggetti può venire colpito il meccanismo che regola il senso di sete, comportando che queste persone non assumano la quantità sufficiente di liquidi poiché non ne percepiscono la necessità.

Per questo motivo è opportuno ricordare spesso ai più piccoli e alle persone anziane di bere, offrendo loro acqua ma anche succhi di frutta, tisane o del the leggero.

I sintomi della disidratazione

Tenete la guardia alta se si presentano uno o più dei seguenti sintomi:

  • pelle secca, che in casi più gravi può assumere un colore giallastro
  • sensazione di malessere generale e sete intensa
  • in casi gravi, sensazione di stordimento, sonnolenza, ipereccitabilità.

Come affrontarla

In una prima fase bisogna cercare di far bere la persona interessata, meglio se una soluzione a base di sali minerali e zuccheri, in vendita anche nei supermercati più forniti. In mancanza di questa, va bene anche una bibita zuccherata, una spremuta di limone con zucchero o semplicemente la classica acqua e zucchero.

Se dovesse comparire il vomito, è opportuno far bere i liquidi a piccoli sorsi, onde evitare che il soggetto torni a vomitare immediatamente.

Se con questi primi interventi la situazione non migliora, è opportuno accompagnare la persona disidratata al pronto soccorso, mantenendo l’interno dell’auto ben ventilato.

In ospedale, generalmente, alla persona in fase di disidratazione viene somministrato un trattamento per via endovenosa con la flebo. In casi gravi la persona può essere trattenuta anche più giorni fino alla completa risoluzione del problema.

Come prevenire la disidratazione

Per evitare di disidratarsi, lasciate in giro per casa a portata di mano dei più piccoli bicchieri d'acqua o borraccette dalle quali possano servirsi anche da soli; offrite loro spesso da bere ed evitate di portarli fuori casa nelle ore più calde (tra le 11 e le 17). Inoltre, se non è indispensabile, evitate di portarli nelle auto surriscaldate dal sole, o provvedete prima di allacciarli nel seggiolino a rinfrescare opportunamente l'abitacolo.

Simile consiglio per le persone anziane: evitate che escano di casa nelle ore calde, ricordate loro di bere anche se non ne sentono il bisogno, ventilate l'ambiente in cui si trovano e cercate di non lasciarle sole: la compagnia è il miglior modo per prevenire tanti problemi e disagi!

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Disidratazione, in agguato con il grande caldo: come combatterla

PerugiaToday è in caricamento