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INVIATO CITTADINO Via Pinella, quella stuccatura grida vendetta

Ciò che grida vendetta è quella stuccatura in cemento bianco che la delimita, proprio in aderenza con la pietra grigia del marciapiede

Via Pinella: quella stuccatura grida vendetta. Questione di cattivo gusto e lavoro eseguito con scarso buon senso. Un tempo via Calderini (dal nome del celebre architetto che costruì il primo condominio in città e pure Palazzo Cesaroni) era anche chiamata via del Commercio. Per via del fatto che ospitava tanti esercizi commerciali. Ma era stata anche Rimbocco degli Scutellari, perché vi si vendevano “scutellae”, ossia “piatti fondi”, come si dice in perugino. Ora la strada, commercialmente, è un po’ decaduta.

Ma non giova certo a ridarle gas un lavoro come questo. Verso la metà del marciapiede, sono stati sostituiti dei vetro-mattoni (nove, per l’esattezza) che servono a dar luce al vano sotto il piano stradale. Ciò che grida vendetta è quella stuccatura in cemento bianco che la delimita, proprio in aderenza con la pietra grigia del marciapiede.

Accogliamo la segnalazione e la giriamo ai lettori. Un esperto del settore – noto architetto e urbanista perugino – ci ricorda peraltro che quel riquadro è pericoloso, specie se c’è pioggia o tracce di bagnato, dato che è posto in pendenza, col rischio che qualcuno possa scivolarci. Ci dice anche che esiste una varietà di vetro-mattone “bulletato”, ossia con la superficie ruvida antiscivolo. L’Inviato Cittadino prende per buona l’indicazione. Ma anche fermandosi al puro lato estetico, non si può dire che quel lavoro sia fatto a regola d’arte. E, tantomeno, a gradimento… d’occhio.

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