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Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità Centro Storico / Via della Viola

Via della Viola, la vetrina dell'antropologo stupisce ancora e passa dal materiale al "virtuale"

Quella vetrina offre frammenti di saperi antropologici, coltivati in anni di ricerche e di appassionato collezionismo

Via della Viola. La vetrina dell’antropologo passa (con successo) dal materiale al virtuale. Quella vetrina offre frammenti di saperi antropologici, coltivati in anni di ricerche e di appassionato collezionismo. C’è soprattutto da dire che il “vetrinista” non dimentica la propria vocazione didattica, esercitata per molti anni presso lo Studium perusinum.

L’etnologo Giancarlo Baronti ha ormai abituato i perugini  a fermarsi davanti a quella vetrina, dove espone reperti materiali di civiltà contadina oppure arnesi e manufatti del buon tempo che fu. Vi abbiamo visto libri, santini, statuine, amuleti, oggetti della casa… e tanto altro. Tempo fa, Giancarlo ci disse che stava preparando una piccola mostra sul tema della pena di morte e sulla tortura.

Intanto, durante la festa Alchemika, ha proposto una novità, sempre in tema di cibo (non è un caso che la rinascita di quel distretto sia legata, oltre che all’arte, proprio alla ristorazione). Ma sono cambiate le modalità: da oggetti concreti a retroproiezioni. Il che rende tutto più agevole, sia per chi propone che per chi fruisce. Il tema titola “Parole e immagini della fame e dell’abbondanza. Nutrimento quotidiano e alimentazione festiva nelle campagne umbre agli inizi del XX secolo”.

Così, in uno snello slide, sono passate immagini della civiltà contadina, di cosa si metteva in tavola, frammenti di interviste agli informatori e tanto altro. Sono state numerose le persone di passaggio che non si sono mosse di lì, senza aver visto la fine. Grazie dunque – a nome di tutti i perugini – a Giancarlo Baronti che dona pillole di storia e di storie, di saperi e di sapori, ricordando costumi e atmosfere che sarebbe colpevole dimenticare.

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