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Università, sciopero degli esami a giugno e luglio: "Ci rimettono solo gli studenti"

L'Udu in assemblea: "Danni ai borsisti e ai laureandi", l'elenco dei professori che hanno aderito allo sciopero

Nuovo sciopero degli esami nelle Università italiane, Perugia compresa. Comincerà domani, il primo giugno, e durerà fino al 31 luglio: i docenti potranno astenersi dallo svolgere il primo appello che rientra in quella fascia temporale. Più di 6800 professori e ricercatori hanno firmato la lettera di proclamazione per lo stop agli esami di giugno e luglio 2018. Lo sciopero degli esami della sessione estiva è promosso dal Movimento per la dignità della docenza, un gruppo di docenti, che già nella sessione di settembre aveva eseguito il primo sciopero

L'elenco dei professori che aderiscono allo sciopero

L'Udu, con fotopetizioni, post informativi, volantinaggi e banchetti, ha portato avanti la sua campagna. In sintesi: cari professori, ci rimettono solo gli studenti. "Come Sinistra Universitaria - scrivono dall'Udu - , riteniamo il diritto di sciopero sacrosanto e fondamentale; però, nel caso specifico dello sciopero docenti, le modalità comportano un danno non al Ministero, controparte nelle rivendicazioni degli organizzatori dello sciopero, ma vanno a creare disagi unicamente agli studenti, vittime inconsapevoli che che, come noi da sempre sottolineiamo, non sono utenti di un servizio, bensì detentori di un diritto, il diritto all'istruzione, che si esplica anche nel diritto di poter effettuare gli esami". 

E ancora: "Sulla base di questa idea fondamentale che contraddistingue il nostro modus operandi, abbiamo deciso di portare avanti la nostra battaglia, e rendere gli studenti più informati possibile a riguardo. Per dare forma alle nostre opinioni e a quelle degli studenti stessi, mettere a confronto le esperienze ed elaborare risposte collettive, abbiamo deciso di organizzare un'assemblea studentesca proprio sul tema dello sciopero, dove sono intervenuti anche i rappresentanti dell'Adi, associazione di categoria di ricercatori e dottorandi, nell'ottica di allargare la tematica dell'assemblea al sistema universitario attuale e ai suoi problemi, con il fine di creare consapevolezza tra i partecipanti".

Come ricorda il Coordinatore della Sinistra Universitaria - Udu Perugia, Lorenzo Gennari "abbiamo cercato in tutti i modi di creare un contatto con la docenza universitaria presentando nei vari dipartimenti e negli organi dell'Ateneo una nota, con la quale abbiamo illustrato le nostre criticità nei confronti della modalità di sciopero scelta, e chiedendo un maggior dialogo tra le parti interessate, al fine di trovare forme di collaborazione che andassero nella direzione di tutelare gli studenti, in particolare laureandi e borsisti. In molti casi non siamo stati neanche ascoltati. Siamo i primi a voler creare consapevolezza che se la comunità universitaria è unita nel portare avanti battaglie comuni, il sistema può essere cambiato, ma rimaniamo sbigottiti davanti a questo atteggiamento. Per questo la nostra risposta non può che essere far sentire la voce degli studenti e l'assemblea è andata proprio in questa direzione".

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