Sanità in Umbria, donna salvata grazie al primo intervento chirurgico con tecnologia robotica di stampa 3d
È la prima volta che succede, in Italia, con meno di dieci casi a livello mondiale registrati finora. Protagonista è la squadra di chirurghi dell’ospedale di Spoleto
Il primo intervento chirurgico italiano con tecnologia robotica di stampa 3d è avvenuto qui in Umbria. Non siamo a Milano, capofila della sanità italiana, né a Roma, la Capitale, ma nella nostra Spoleto. Uno dei primi al mondo addirittura.
In pratica i chirurghi del “San Matteo degli Infermi” hanno utilizzato un modello stampato 3D del distretto esofago-gastrico di una donna con una variazione dell’anatomia vascolare dell’aorta e si sono serviti del nuovo robot daVinci per operarla con successo.
È la prima volta che succede, in Italia, con meno di dieci casi a livello mondiale registrati finora. Protagonista è la squadra di chirurghi dell’ospedale di Spoleto, diretta dal dottor Giampaolo Castagnoli, che hanno eseguito una complessa operazione di chirurgia del giunto esofago-gastrico con una procedura prima del suo genere in Italia.
Per prepararsi all’operazione, i chirurghi hanno ottenuto scansioni 3D a partire da una TAC della paziente per ottenere una visualizzazione dettagliata della posizione e dello stato dell’aorta toracica rispetto a tutte le altre strutture del distretto esofago-gastrico.
Utilizzando poi la scansione tridimensionale, i chirurghi hanno potuto stampare in 3D un modello di una replica esatta a grandezza naturale del distretto anatomico da operare del paziente: ciò ha permesso ai chirurghi di pianificare con cura e perfino simulare l’intervento chirurgico prima dell’operazione effettiva.
L’impiego di questa innovativa tecnologia ha consentito di affrontare con successo e con riduzione dei tempi di intervento, un caso di chirurgia esofago-gastrica che avrebbe potuto presentare elevati rischi se trattato con protocolli standard.
Il mondo è in continua evoluzione e l'Umbria è sempre in prima fila in questo cambiamento.