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Umbria Jazz fa bene a commercio e strutture ricettive: lo studio

I dati. per pub e paninoteche, in tre casi su quattro, il fatturato arriva a crescere oltre il 40%

Gli effetti positivi di Umbria Jazz sulle attività commerciali stanno nei dati che lo studio della Fondazione, in collaborazione con il corso di laurea in Economia del turismo, Confcommercio, Federalberghi e Fondazione Cassa di Risparmio, evidenzia per il 2019. 

Dai questionari somministrati ai commercianti del centro storico, emerge che per il 79,1% di loro il fatturato è variato in maniera positiva, di per il 26,4% è cresciuto tra il 20 e il 40%. Il 30% di bar, gelaterie e pasticcerie ha avuto una crescita compresa tra il 20 e il 40%, incremento della stessa misura per il 50% delle tabaccherie, pub e paninoteche, nel 75% dei campioni, sono cresciute di una percentuale superiore al 40. 

Umbria Jazz è l'evento che per i commercianti del centro storico fa registrare la maggiore addizionalità delle vendite, pari al 71,1% tre il 2018-2019, in flessione rispetto al 2017-2018 quando toccava il 75%.

Per quanto riguarda le strutture ricettive, il 45,5% di quelle del centro storico hanno visto aumentare l'occupazione delle camere di oltre il 40%, per quelle nelle immediate vicinanza, la stessa crescita ha interessato il 63,6%, mentre in periferia questo incremento interessa il 46,2% delle strutture. La migliore performance ha riguardato gli hotel 3 stelle, con oltre il 40% di crescita per il 67%. 

Cresce del 143% rispetto al 2018, il numero delle presenze alla Galleria Nazionale in questo periodo (8319 contro 3429) che corrisponde al 113% in più rispetto al periodo precedente, del 16% (2447 contro 2110) il Pozzo etrusco e del 25% (341 contro 273) Palazzo Sorbello. 

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