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Trasimeno, il lago da record: dall'Airone cenerino al Cigno reale, più di 41mila uccelli acquatici

Effettuato il 33esimo censimento internazionale, che quest’anno ha visto la partecipazione complessiva di 10 ornitologi divisi in 5 squadre

Confermato il ruolo chiave del Trasimeno quale sito di svernamento di numerose specie di uccelli acquatici, che raggiungono consistenze di rilievo nazionale o addirittura internazionale. A decretarlo è il 33° censimento internazionale, che quest’anno ha visto la partecipazione complessiva di 10 ornitologi divisi in 5 squadre.

Si sono da poche compiute al lago le operazioni dell’International waterbirds census 2020, finanziato dalla Regione Umbria e realizzato come di consueto dall’Alzavola Soc. Coop in collaborazione con tecnici-ornitologi della Regione che ne effettuano anche il coordinamento scientifico.

Due le giornate principali del monitoraggio: la prima quando sono stati effettuati i conteggi da terra, prevalentemente dai pontili e dalle "terrazze naturali" che si affacciano sul lago con l’ausilio di cannocchiali, e una seconda quando il conteggio è avvenuto da “lago” ovvero con l’uso di barche in modo da rilevare in maniera esaustiva tutte le specie e gli individui presenti; a queste due giornate si sono aggiunti numerosi sopralluoghi mirati.

Con i suoi 41.410 esemplari il Trasimeno ospita la gran parte degli uccelli acquatici svernanti in Umbria. Tale valore pur essendo superiore alla soglia di 20mila che qualifica le zone umide di importanza internazionale secondo il Criterio 5 della Convenzione di Ramsar, denota rispetto al 2019, una diminuzione di quasi 15.000 uccelli, valore che può essere giustificato con le normali fluttuazioni che le varie specie hanno nei vari anni.

Diversi i record di presenza tra cui: l’Airone cenerino con 310 individui; la Garzetta con 116 individui; il gabbiano comune con 2463 individui; la Volpoca con 3 individui; il Fenicottero rosa che, anche se presente con soli 7 individui, rappresenta il secondo caso di osservazione nel corso dell'IWC. Stesso discorso per il mignattaio presente con 4 individui e la Nitticora presente con 1 solo individuo, rappresentano la prima comparsa nell'IWC. Il Cigno reale con 27 individui ha quasi raddoppiato rispetto al 2019; anche il Marangone minore con 270 individui ha quasi raddoppiato rispetto al 2019.

“I risultati del monitoraggio evidenziano, ancora una volta – come spiegano gli ornitologi che si sono occupati del censimento - il ruolo chiave svolto dal Trasimeno quale sito di svernamento di numerose specie di uccelli acquatici, che raggiungono consistenze di rilievo nazionale o addirittura internazionale. Per tali motivi occorre tenere alta l’attenzione sulla tutela di questo ecosistema per l’importanza che questo riveste per tutte quelle specie di uccelli che vivono o che trovano nel Trasimeno un punto di svernamento o di sosta lungo le loro rotte migratorie”.

I Censimenti Internazionali degli Uccelli Acquatici si realizzano in contemporanea in tutte le principali zone umide europee e del bacino del Mediterraneo, per l’Italia sono coordinati dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca sull’Ambiente) in collaborazione attiva con il Segretariato della Convenzione di Ramsar. In Umbria sono stati realizzati anche nelle restanti zone umide di importanza per l’avifauna acquatica svernante: Lago di Alviano, Piediluco, Pietrafitta, di Recentino e di San Liberato, Ansa degli Ornari e palude di Colfiorito.

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