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Il teatro Morlacchi svela ancora meraviglie: sette storici reperti trovati a Pian di Massiano

Non uno, ma ben sette sono i reperti storici del teatro Morlacchi conservati, e ritrovati, a Pian di Massiano. Le immagini esclusive

Non uno, ma ben sette sono i reperti storici del teatro Morlacchi conservati, e ritrovati, al Pian di Massiano. Perugia Today è in grado di proporre in esclusiva una Gallery di singolare interesse su manufatti artistici mai visti negli ultimi decenni e  altri dei quali si supponeva l’esistenza. La segnalazione era partita da Fausto Luzi, Marco Pareti, Stefano Fasi che hanno allertato l’Inviato Cittadino. Il quale – lo abbiamo raccontato su queste colonne – ha coinvolto Lorena Pittola, consigliera del Comune di Perugia delegata all’Art Bonus.

Gli accordi col personale del cantiere sono stati precisi: trasporto al palazzetto dello Sport, l’unico spazio sufficientemente ampio per distendere e vedere quei reperti, il più prezioso dei quali è quello che effigia il matrimonio di Trasimeno con la ninfa Agilla. Ben sei le persone (dotate di tuta apposita e guanti) impegnate nell’operazione di trasporto, srotolamento e successiva chiusura.

Erano presenti, oltre ai promotori dell’iniziativa, alcune aziende di restauro accreditate dalla soprintendenza e dal Miur. L’occasione era propizia per far visionare i preziosi e antichi manufatti, vedere quali interventi fossero attuabili, con quali possibilità di successo e a quali costi. Insomma: i restauratori, entro il termine massimo di due settimane, dovranno/potranno presentare preventivi da sottoporre all’attenzione del gruppo di lavoro, di Lorena Pittola e di esperti in veste di consulenti del Comune.

I primi tre fondali srotolati hanno proposto un paesaggio silvano, un tempio romano con colonne e con case, un’architettura con merli guelfi. C’erano anche alcuni celetti di modeste dimensioni e di minima importanza. Tranne uno finemente decorato e con un grande orologio.

Perugia, svelati gli antichi tesori del teatro Morlacchi

Poi, fra la trepidazione generale, è saltato fuori il sipario del 1814. Un fondale dipinto, più che un sipario, delle dimensioni di 12.60*10 metri. Insomma, una superficie di 126 metri quadri, elegantemente pitturata. Il materiale di pittura pare essere tempera. Ma la polvere e la vetustà hanno impedito, per ora, una valutazione certa. La parte inferiore è realizzata con lumeggiature in oro. La zona centrale propone Trasimeno con Agilla, seguiti da due personaggi e accompagnati da due putti-amorini. Davanti a loro, un gruppo di musicanti pronubi festanti con trombe.

Una rappresentazione di rara efficacia, il cui stato non è poi così degradato. L’unica difficoltà è costituita dalle dimensioni veramente eccezionali che pongono problemi di restauro, collocazione, utilizzo. Temi sui quali si sta ragionando e problemi che dovranno trovare idonea soluzione. Ma è fonte di particolare orgoglio l’aver ritrovato reperti che scandiscono la storia del teatro Morlacchi. E che chiedono la partecipazione responsabile dei cittadini per il restauro attraverso l’Art Bonus.

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