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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Perugia, affitti alle stelle e poca disponibilità: trovare una casa è un'impresa

Studenti e sindacati chiedono l’intervento delle istituzioni

Non può che definirsi drammatica la situazione relativa all'emergenza abitativa del bel paese dove gli affitti delle case sono alle stelle e permettersi anche un solo posto letto sta diventando un lusso per pochi.
Perugia non è fuori dalla logica del carovita, dovuto all’inflazione, e dal circolo vizioso che va dalla mancanza del diritto all’abitazione al contraccolpo sul diritto allo studio.
Martedì 19 settembre è stato evidenziato, ancora una volta, il problema del caro affitti per gli studenti e Cgil, Sunia e Udu Perugia, nella sede del Porco Rosso nel centro storico della città, hanno istituito un tavolo per parlare della crisi abitativa dell’anno scorso che rischia di ripetersi tutt'oggi. 

Fra gli scenari che hanno portato a questa situazione c’è sicuramente la mancanza di alloggi universitari. Lorenzo Mazzola, garante degli studenti Adisu, ha spiegato: “Adisu Umbria ha dichiarato all’interno del proprio sito che le domande di quest’anno superano i posti letto che la Regione è in grado di offrire dunque, secondo la nostra stima, almeno 300 matricole rischiano di rimanere senza casa”. 

E ancora: “Noi crediamo che il Comune e la Regione non abbiano fatto abbastanza e per questo abbiamo ritenuto opportuno lanciare un questionario per raccogliere i dati della vicenda e presentarli alle istituzioni. Il 25 settembre usciranno le graduatorie che confermeranno la nuova crisi abitativa e per questo il 26 settembre saremo sotto Palazzo Donini per chiedere che si faccia qualcosa e che lo si faccia subito. Non vogliamo vedere studenti che abbandonano gli studi o, come già successo, che dormono in macchina”.

L’appello nei confronti delle istituzioni arriva anche da parte della segretaria Sunia Cgil Perugia, Cristina Piastrelli: “Noi siamo qui per dare voce alla protesta degli studenti. Gli studenti che non trovano casa spesso sono costretti a rinunciare agli studi o si recano altrove ed è una gravissima perdita per la città oltre che un attacco feroce al diritto allo studio. Approfitto dell’occasione per chiedere che questo tavolo diventi operativo con il Comune e la Regione”. 

Piastrelli sottolinea la gravità dell'evento sia per quanto riguarda gli universitari ma anche per i nuclei familiari, il canone è aumentato per tutti e per ogni tipo di immobile. Inoltre gli affitti brevi hanno tolto dal mercato una buona fetta degli appartamenti disponibili, rendendo la ricerca della casa una vera caccia al tesoro. Se New York e Barcellona hanno limitato questo genere di affitti forse anche in Italia, visto il clima, è arrivato il momento giusto per regolamentare i soggiorni brevi. 

L’incontro si è concluso dalle parole di Simone Pampanelli, segretario generale della Cgil di Perugia: “La questione degli studenti è centrale perché mette insieme più esigenze e noi pensiamo che da tempo manchi una politica pubblica sia sull'abitazione che sul senso della città, su come svilupparla e tenerla insieme. La costituzione è la via maestra e la politica deve cominciare ad avere il coraggio di ridistribuire le risorse che ci sono dall’alto verso il basso”.

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