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Sotto la cattedrale un percorso archeologico urbano: un bel libro di Cenciaioli ne svela storia e misteri

“Sotto la cattedrale. Guida agli scavi” (Tozzuolo editore) è il titolo di un interessante volume di Luana Cenciaioli… molto più di una guida: coniuga infatti egregiamente le caratteristiche di una pubblicazione scientifica e di uno snello baedeker. In una Sala del Dottorato (Chiostro del capitolo) stracolma, introduce l’evento don Fausto Sciurpa, priore dei canonici della cattedrale. Il monsignore filosofo – peraltro direttore del Museo capitolare – è di poche, ma “pesanti” parole. Dice, in soldoni, che la caratteristica degli scavi sotto la cattedrale consiste nell’essere un percorso archeologico e, nello stesso tempo, un museo.

Sarebbe bene, pertanto, poter riavere indietro i significativi reperti giacenti nei depositi del Manu. Insomma: “unicuique suum” (come sta scritto nella sottotestata dell’Osservatore Romano). E non è una richiesta stravagante, se si pensa che in archeologia si carica di valore aggiunto il principio “sicut erat, ubi erat”. Ossia: i reperti devono stare – quando sia possibile – dove sono stati trovati.

Altra proposta di don Fausto all’editore Tozzuolo è quella di adoperarsi per una ricostruzione in 3D, onde poter svolgere un viaggio anche virtuale nei luoghi in oggetto. L’autrice Luana Cenciaioli spiega che sotto la cattedrale di San Lorenzo si trovano i resti della città antica che ricoprono un arco temporale dal villanoviano al periodo etrusco a quello medievale. Un percorso di circa 800 m. che, entrando dal Museo capitolare, copre un dislivello di 15 m. e collega piazza IV novembre a piazza Cavallotti.

Gli scavi, soprattutto quelli condotti a partire dal 1998 e culminati nel 2013, hanno messo in luce un ampio terrazzamento all’interno del quale si collocano le fondamenta di un tempio etrusco, una strada romana basolata (ossia “lastricata”) che porta i segni delle ruote dei carri, pertinente al rifacimento augusteo dopo il bellum perusinum, e una domus patrizia di cui restano antefisse e decorate. “Avere un’area archeologica urbana è un raro privilegio”, racconta Luana Cenciaioli che asseconda l’asciutta esposizione con un interessante slide, suggestivo in termini di immagini ed esaustivo sul piano dell’informazione. Al termine dell’evento, una visita guidata a gruppi di 25. Il biglietto d’ingresso è stato abbinato in gratuità all’acquisto di ciascuna copia.
 

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