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Ancora scritte selvagge in centro storico, muro imbrattato a Porta Sole

Siamo nella piazzetta sopra l’inizio delle scalette di via Cesarei. Bomboletta selvaggia in azione a Porta Sole

A Porta Sole i cretini non vanno mai in ferie. Sembra un destino, ma i nullafacenti non si riposano mai… dal fare danni. Accade nella zona citata dal sommo  Poeta (“onde Perugia sente freddo e caldo da Porta Sole”) e tanto cara a Walter Binni (“La tramontana da Porta Sole”) e in cui – forse per caso – abita il sindaco della Vetusta.

Qui vive – nello stesso edificio ove nacque il poeta perugino Sandro Penna – l’amico Gianluca Papalini che l’Inviato ha ribattezzato con l’appellativo di Ercolano: “defensor civitatis”. Perché Gianluca controlla, segnala, interviene, dissuade. Stavolta si è trovato sul posto a cose fatte e si limita a segnalare lo scempio.

Siamo nella piazzetta sopra l’inizio delle scalette di via Cesarei, punto che ricade sotto la “giurisdizione” di Papalini. Il quale ci riferisce che quel muro ha resistito al vandalismo per oltre un anno e mezzo. Ma, nella notte di sabato, è bastato un compleanno di qualche giovanotto, per scatenare la furia iconoclasta di giovinastri un po’ su di giri. Erano così contenti per il raggiungimento della maggiore età (solo anagrafica) dell’amico che hanno voluto vergare con vernice rossa la scritta augurale sugli sportelli dei contatori e sul muro. Diciotto anni: che spasso! Il risultato è l’imbrattamento che riportiamo in pagina.

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