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Lunedì, 29 Aprile 2024
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San Fortunato della Collina, un piazzale dedicato al tenore Renato Ercolani

La cerimonia di intitolazionealla presenza dell'assessore Edi Cicchi, dei familiari e di una ex alunna

Intitolatao a San Fortunato della Collina, nella zona di via delle Fontanelle, intitolato un piazzale a Renato Ercolani (1920-2002), insegnante e tenore lirico. Hanno partecipato l’assessore ai servizi civici Edi Cicchi, la presidente dell’associazione Amici della Lirica Perugia Aps, Carla Mantovani, le figlie di Renato, Franca e Gabriella, le nipoti Luisa Ferrini e Giuseppina Camozzato, altri parenti e un’ex allieva di canto. Presente anche il presidente del centro socio-culturale La Collina, Alviero Ubaldi.

E’ stata l’associazione Amici della Lirica, su input degli eredi, a promuovere l’intitolazione di un luogo pubblico al tenore per onorarne la memoria, considerato il prestigio che ha dato alla città natale con la sua arte. Ercolani infatti, seppure in ruoli minori, si è esibito nei principali teatri d’Italia e del mondo e ha inciso numerosi dischi con le più prestigiose etichette a fianco di stelle del calibro di Maria Callas, Renata Tebaldi, Mario del Monaco e con la direzione, tra gli altri, di Von Karajan e Tullio Serafin. È stato inoltre un importante insegnante promotore del metodo del Maestro Alfredo Kraus, suo grande amico più volte ospitato a Perugia. Ercolani è ricordato anche per il carattere allegro e per la grande capacità comunicativa, doti che, unite alle qualità artistiche e alla grande professionalità, lo rendevano ricercatissimo dai principali teatri dell’Opera.

“Abbiamo scelto di dedicare a Ercolani una piazza del paese dove è nato l’8 agosto 1920 – ha ricordato Cicchi -. Quando nel 1940 si è diplomato maestro elementare ha preso servizio nelle vicinanze, a San Martino in Colle dove hai insegnato fino al 1950. L’insegnamento in ambito musicale poi è stato parte della sua vita, che quindi ci appare interamente consacrata alla sua principale passione. Questa figura ha reso onore a Perugia ed è giusto che la città gli renda omaggio”.

NOTE BIOGRAFICHE – In Renato Ercolani la passione per la lirica è maturata presto, fin da quando, ancora bambino, fece parte del coro delle voci bianche del teatro di Perugia. Ha studiato canto lirico con il maestro Aldo Zeetti diplomandosi nel 1950 presso l’istituto musicale Francesco Morlacchi. Nello stesso anno ha vinto come tenore il concorso di canto del Teatro lirico sperimentale di Spoleto e ha iniziato la carriera professionistica presso il Teatro di Spoleto con il maestro Luigi Ricci. Nel 1953 ha partecipato all’inaugurazione della stagione dell’Opera di Roma interpretando la parte di Bardolfo nel Falstaff di Giuseppe Verdi sotto la direzione di Franco Capuana e con Antonietta Stella nella parte di Alice Ford. A seguito del successo conseguito, si è trasferito a Roma con la famiglia conservando, però, la casa di Perugia dove ha continuato ad abitare in diversi periodi dell’anno. Ormai molto richiesto come caratterista, si è esibito in molti dei principali teatri d’opera italiani e stranieri (Opera di Roma, alla Scala di Milano, San Carlo di Napoli, La Fenice di Venezia, Bellini di Catania, Comunale e alla Pergola di Firenze, Massimo di Palermo, Opera di Parigi, Wiener Staatsoper, Festspielhaus di Salisburgo, Festival di Edimburgo e altri negli Stati Uniti, in Corea e in Iran). Ha cantato con i più famosi interpreti della lirica del suo tempo come Giuseppe Di Stefano, Maria Callas, Tito Gobbi, Renata Tebaldi, Antonietta Stella, Ettore Bastianini, Mario Petri, Alfredo Kraus. Si è esibito sotto la direzione di prestigiosi maestri e accanto alla carriera di cantante ha svolto attività di insegnamento. Negli anni ’70 ha fondato con Kraus una “scuola di canto itinerante” dove è stata utilizzata la tecnica kraussiana. Nel 1981 ha fondato il Centro culturale San Paolo tramite il quale ha svolto attività di insegnamento del canto lirico promuovendo il metodo del maestro Kraus. Negli ultimi anni si è dedicato quasi esclusivamente all’insegnamento presso l’Istituto musicale diocesano Frescobaldi. Nel 2000 ha pubblicato un libro di memorie. E’ morto a Milano il 5 aprile 2002.

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