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Sanità pubblica, anche in Umbria il covid fa crescere la spesa pro capite ma non ferma gli screening

I dati aboratorio Management e Sanità dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa presentati a Perugia

Con il covid il costo pro capite in Sanità è aumentato dell'11%. E' uno dei dati che emerge dall'analisi delle performance del “Network delle Regioni”, promosso dal Laboratorio Management e Sanità dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, rete di collaborazione che oggi conta sull’adesione di 10 Regioni e due Province Autonome, tra cui anche l'Umbria. 

I risultati del report sono al centro dell'iniziativa promossa a Villa Umbra, a cui ha preso parte da remoto anche il ministro della Salute, Roberto Speranza. 

Nel 2020, secondo i dati del Laboratorio Management e Sanità della Scuola superiore Sant'Anna, in Umbria, il costo per ogni abitante è di circa 97 euro, 96,45 contro 92,82 euro del 2019. Un dato, quest'ultimo, praticamente in linea con il 2018 quando la spesa era 92,62. Il covid, in particolare in Sanità, è un grande spartiacque, ma anche una grande opportunità, come ha spiegato il ministro Speranza, per la grande quantità di risorse che sono a disposizione del Sistema sanitario nazionale, sia come stanziamenti ordinari che straordinari, ovvero i 20 miliardi del Pnrr.

In due anni di pandemia ovviamente il contrasto all'emergenza ha assorbito risorse, umane ed economiche. Questo, rileva ancora lo studio Network delle Regioni, non ha impedito, per esempio, all'Umbria di incrementare e superare anche i livelli pre covid del 2019, sull'ampienza della campagnia di screening contro i tumori e lo sforzo della Regione, al pari del Veneto, per recuperare i ritardi causati soprattutto dal primo anno di emergenza. 

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