Art bonus e Saci Industrie rimettono a nuovo le antiche Fonti dei Tintori a Perugia
Iniziati i lavori di restauro del manufatto risalente al XIV secolo. Intervento da 136mila euro
La zona di Porta Conca di Perugia è legata, nella sua storia secolare, al ciclo delle acque, ai lavori ad esso collegati e alle cure termali. Se ne legge ancora testimonianza in due costruzioni ben visibili: fonti dei tintori e le terme di San Galigano.
Vicino alla Porta Conca una volta c'era un conservone dell'acqua che riforniva le fonti per la lavorazione dei panni; uno degli elementi sui quali si reggeva l'economia del comune medievale. A metà del tragitto della strada che porta a valle c'è ancora un caseggiato costruito nel 1388 e restaurato nel 1534. Si tratta, appunto, delle antiche fonti dei tintori, così chiamate perché realizzate nel medioevo per l'uso e con il contributo di quegli artigiani. Un luogo dove all'inizio del secolo scorso si potevano ancora incontrare le donne che portavano a lavare i panni.
Per decenni è stato abbandonato nel degrado, tra arbusti incolti, cespugli selvaggi ed un mare di rifiuti prodotti dall'uomo. Acque luride e ferme hanno ristagnato nei vasconi, mentre tutt'intorno giacevano bidoni arrugginiti, secchi di vernice, cerchioni, copriruota di auto, sanitari rotti, plastica, detriti e rifiuti di varia natura.
Adesso sono iniziati i lavori, grazie all’Art Bonus e alla Saci Industrie spa di Antonio Campanile, per un restauro della storica fonte di via San Galigano grazie ai 136mila euro raccolti.