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Sanità umbra sempre più all'avanguardia: il super robot chirurgico che rivoluziona gli interventi

L'assessore regionale Barberini: "Con la scelta di acquistare questo strumento di avanguardia abbiamo voluto guardare ad una sanità innovativa che non si ferma"

Rivoluzione per gli ospedali di Spoleto e Foligno grazie al nuovo investimento da parte della Usl Umbria 2. Si tratta di un robot che permette al chirurgo di eseguire interventi complessi con un’invasività ridotta, "riducendo le complicanze e i tempi di ricovero e favorendo così un più rapido recupero funzionale del paziente".  Il nuovo robot chirurgico “Leonardo Da Vinci XI” ad alta definizione è stato acquistato dalla Usl Umbria 2  a servizio da inizio giugno della Chirurgia, dell’Urologia e della Ginecologia dei presidi ospedalieri di Foligno e Spoleto

 “Oggi è una giornata importante – ha detto l’assessore Barberini – perché si realizza un intervento in collaborazione tra la Regione, le Usl, gli operatori e i professionisti per mantenere, non solo la storia che ha caratterizzato il presidio ospedaliero di Spoleto, ma per guardare avanti e con un occhio diverso al futuro che si apre anche a nuove prospettive. A Spoleto è nata una scuola di chirurgia robotica – ha proseguito - ma forti di questa tradizione, ora occorre cambiare passo per rispondere alle nuove esigenze di salute dei cittadini. Con la scelta di acquistare questo strumento di avanguardia  - ha aggiunto - abbiamo voluto guardare ad una sanità innovativa che non si ferma. Per questo robot abbiamo investito 3 milioni di euro facendo la scelta di mettere a disposizione un robot ogni 300 mila abitanti”.

“Il lavoro di squadra e la collaborazione tra i due ospedali – ha detto Barberini - è la sfida che abbiamo per i prossimi anni che sarà portata avanti potenziando le strutture nell’ottica di un modello attrattivo anche per altre realtà grazie all’innovazione e alla competenza dei professionisti e con l’idea di abbattere sempre di più le distanze”.    

I medici responsabili delle strutture complesse che utilizzano il robot hanno spiegato che si tratta di uno strumento di ultima generazione per la chirurgia robotica mininvasiva più evoluta, grazie al quale l’atto chirurgico diviene sensibilmente più preciso garantendo il rispetto delle strutture ‘nobili’ da cui spesso dipende la qualità di vita del nostro paziente.

Nella maggior parte dei casi il robot infatti, è dedicato al trattamento delle patologie oncologiche, dove la radicalità ‘curativa’ deve trovare il giusto bilanciamento con la necessità di preservare quanto più possibile la funzione dell’organo ammalato. In ambito di Chirurgia Generale, il robot è utile nel trattamento della patologia oncologica del fegato, vie biliari, pancreas e di tutto il tratto intestinale (in particolare colon e retto) e in alcune patologie disfunzionali del tratto gastroenterico. In ambito di Urologia, il Da Vinci è utile nel trattamento della patologia oncologica del rene, prostata, vescica, e in alcune patologie disfunzionali dell’alto e basso apparato urinario. 

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