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Avviato il restauro di Palazzo Manzoni, gioiello cittadino dell’architettura settecentesca

L’intervento messo in atto dall’Università di Perugia avrà la durata di oltre un anno

Si potrebbe erroneamente pensare che l’edificio che ospita il Dipartimento di Lettere - lingue, letterature e civiltà antiche e moderne dell’Università di Perugia, ovvero palazzo Manzoni, porti il cognome del grande scrittore italiano pilastro della letteratura nazionale. In realtà la struttura di piazza Morlacchi deve il nome agli ultimi proprietari, la famiglia Manzoni. 

L’Università ha acquistato il glorioso immobile solo nel 1950 e oggi ha avviato la ristrutturazione delle facciate dell'immobile costruito tra il 1681 e il 1703 in pieno stile settecentesco. 

Come riportato nella nota dell’Università “L’ateneo intende restituire al palazzo la sua dignità quale bene culturale, rappresentativa dell’istituzione che ospita, e contribuire alla valorizzazione dell’ambiente urbano circostante”. 

La professoressa Stefania Petrillo coordinerà inoltre un progetto di ricerca che coinvolge molti docenti dell’Università, volto a mettere in evidenza la storia e le vicende costruttive dell’edificio. Il progetto di restauro, redatto dallo studio Sab di Perugia in collaborazione con la Ripartizione tecnica UniPg, è stato autorizzato dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria. 

I lavori in corso prevedono il restauro degli intonaci, delle parti in pietra, delle lesene in mattoni a vista, del cornicione sotto gronda. I serramenti sono molto degradati e dunque verranno sostituiti con altri nuovi, sempre in legno, che riprodurranno fedelmente la particolare sagoma di quelli esistenti, pur con caratteristiche adeguate di isolamento termico finalizzato al risparmio energetico. 

Durante il corso dei lavori, in accordo con la Soprintendenza, sarà scelto il colore del tinteggio da applicare alle parti intonacate. La scelta sarà basata anche sull’esame delle coloriture apportate alla facciata nelle varie epoche storiche, che si possono ricostruire mediante un’indagine stratigrafica. 

Tenendo conto della particolarità del restauro, i lavori avranno una durata di oltre un anno. Alla conclusione, le facciate rinnovate torneranno ad adornare il contesto urbanistico circostante.

Il letterato Serafino Siepi nella sua “Descrizione topologico istorica della città di Perugia”, stampata a Perugia nel 1822, descrivere così il palazzo: “Quattro ordini di finestre fregiate di belle cornici di travertino, una porta con due colonne composte della stessa pietra soggette ad un architrave che sostiene una ringhiera di ferro, e due pilastri di mattoni che dividono il prospetto in tre parti, il tutto simmetricamente ed elegantemente disposto: costituiscono l’esteriore bellezza di questa fabbrica alla quale corrisponde il magnifico atrio e l'agiata scala che conduce agli appartamenti”.

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