rotate-mobile
Attualità

La Regione Umbria taglia le borse di studio per gli universitari, falciati un milione e 200mila euro

Brutta sorpresa per gli studenti, l'ira dell'Udu: "E' inammissibile"

Vento (amaro) d'estate per gli studenti universitari di Perugia. Salta fuori il taglio delle borse di studio per l'anno accademico 2018/2019. Un colpo di falce da 1,2 milioni di euro, spiega l'Udu (la sinistra universitaria). Tutto comincia il 12 luglio, quando è stata convocata la Commissione di Garanzia degli Studenti ADiSU. “All’ordine del giorno, con primaria importanza, - spiega la Sinistra Universitaria-Udu - vi era l’espressione del parere della commissione in merito alla proposta fornita dall’Agenzia sul bando borse di studio per l’anno 2018/ 2019. Tale proposta risalta per un taglio netto sugli importi contanti destinati agli studenti idonei, una riduzione trasversale per tutte le categorie: fuori sede, pendolari, in sede; in totale i fondi stanziati sono stati tagliati di circa 1.200.000 euro, gravando particolarmente sugli studenti idonei in sede”. 

Università, esplode il caso borse di studio: "L'Adisu taglia due milioni di euro in due anni"

 

Una mazzata. E tra la sinistra universitaria e la Regione Umbria si apre una voragine diplomatica: “Come Sinistra Universitaria UdU Perugia riteniamo che un taglio di questa portata e di questa entità non sia minimamente ammissibile in una Regione che da sempre vanta di essere un fiore all’occhiello italiano nel diritto allo studio e ne fa uno dei suoi punti di forza”.


E non è finita qui: “In uno scenario nazionale che tende a mettere in secondo piano tale diritto, soprattutto perché  si è dinnanzi ad un Governo che non si è mai esposto sul tema e che incita tacitamente ai prestiti d’onore, strumenti che non tutelano le fasce svantaggiate e quindi non affatto assimilabili a misure di diritto allo studio; di fronte a questo panorama, riteniamo che per mantenere quei veri livelli d’eccellenza imputabili alla Regione Umbria la scelta politica debba essere in controtendenza, andando sempre più ad investire e non ad omologarsi con le tendenze nazionali.  In merito a ciò ci siamo espressi contrari al bando delle borse di studio 2018/2019 e quindi di conseguenza a queste scelte politiche”.

La parola chiave è questa: scelte politiche. Chi ha deciso il taglio? L'assessore regionale Bartolini? La giunta Marini per intero? Domande che aspettano risposte. Nel frattempo, l'Udu attacca: "Scelte da cui siamo stati completamente estromessi in una valutazione preliminare e che hanno di conseguenza ridotto i termini utili per una contrattazione che ci permettesse di esprimerci e di far valere la voce delle migliaia di studenti che accedono alle borse di studio".

Il punto è che qualcosa si è rotto. Spezzato. E Palazzo Donini, adesso, è un po' più lontanto da via Bartolo (sede dell'Udu): "Nonostante i nostri tentativi di dialogo sia con la Regione Umbria, sia con l’Adisu - scrive la Sinistra Universitaria - , l’interlocuzione avuta con le istituzioni ha finito per delegittimare il nostro ruolo, senza darci possibilità di avviare una discussione concreta e senza mai fare un passo indietro sostanziale.  Amareggiati, continueremo a portare avanti la battaglia nelle istituzioni e nelle piazze per la salvaguardia del diritto allo studio nella nostra Regione, affinché gli importi tagliati vengano reintegrati e venga ristabilito il principio di tutelare le fasce più deboli e svantaggiate degli studenti”.

Una voragine, dicevamo. Profonda. Anzi, meglio: profondissima. Tra non molto l'Università dovrà scegliere il nuovo Rettore. E pensare che nel 2020 si rivoterà di nuovo per le elezioni regionali. In casi come questi, come recita il detto, tutto fa brodo. Ma proprio tutto. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Regione Umbria taglia le borse di studio per gli universitari, falciati un milione e 200mila euro

PerugiaToday è in caricamento