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Festa di Natale abolita, corso di accoglienza obbligatorio: genitori furiosi

La replica del dirigente scolastico: "Impossibile coordinare nove sezioni per la festa, ma i bambini festeggeranno ugualmente il Natale"

La festa di Natale pomeridiana non si farà, in compenso i bambini si divertiranno con giochi e laboratori a tema natalizio. E i genitori i cui figli frequentano la scuola dell’infanzia Girasole si arrabbiano.

La decisione è stata presa nel corso del consiglio di intersezione del 12 novembre, alla presenza delle coordinatrici, degli insegnanti e dei rappresentanti di sezione. Il verbale del consiglio di intersezione riporta tante iniziative che si svolgeranno nel corso dell’anno, ma tre in particolare hanno destato le rimostranze dei genitori: la festa di Natale e le gite, che non si faranno e il progetto di religione.

Per quanto riguarda la festa di Natale “le maestre hanno comunicato che quest’anno ci saranno giochi e laboratori natalizi per i bambini che si svolgeranno in orario mattutino. Non è prevista la festa pomeridiana con i genitori”. Perché? La scelta “è stata motivata dal fatto che, oltre ad essere un momento che richiede una estrema e complessa organizzazione (a volte al limite delle possibilità) non soltanto del corpo insegnanti, ma anche del personale ausiliario che si è sempre reso molto disponibile malgrado le difficoltà e gli sforzi che tutto questo richiedeva, si è ritenuto giusto riallinearsi alle altre scuole del plesso”.

Quindi niente festa pomeridiana, anche se “i bambini avranno la possibilità di vivere questa festa in modo completo attraverso attività giochi e laboratori” e come tutti gli anni per l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze ci sarà la visita di “Babbo Natale che porterà i doni ed il sacchetto di caramelle e cioccolatini”.

Il dirigente scolastico Pierpaolo Pellegrino ha affidato il suo pensiero al Corriere dell’Umbria spiegando che “dietro tale decisione ci sono più ragioni. La scuola conta nove sezioni, ogni sezione dovrebbe essere impegnata nella recita in giorni diversi, quindi il nove giorni - afferma Pellegrino - La recita richiede una complessa organizzazione che impegna non soltanto le insegnanti ma anche il personale ausiliario. Nove giorni sono troppi, non possiamo permettercelo. Abbiamo pensato di accorpare l’evento, ma non risulta possibile per motivi di sicurezza. La nostra, purtroppo, è una regione altamente sismica e non possiamo permetterci di affollare i luoghi pubblici più del dovuto, soprattutto se ci sono di mezzo i bambini. Inoltre in questo modo ci siamo uniformati alle scuole dello stesso circolo didattico che non prevedono questa attività”.

Come ogni anno, alla fine, il giorno prima delle vacanze arriverà Babbo Natale che porterà i doni e il sacchetto di caramelle e cioccolatini.

Capitolo gita. Dopo la sperimentazione di una gita giornaliera “malgrado la bellissima esperienza, il corpo insegnanti ha riprogrammato per quest’anno la gita mattutina per riuscire ad ovviare a tanti inconvenienti di difficile gestione che ci si è resi conto possono intervenire in una programmazione cosi articolata e complessa che richiede una gita di maggiore durata”. Con conseguenti rimostranze dei genitori.

Progetto religione. Nel consiglio “è stato delineato un progetto dalla maestra di religione per i bambini aderenti all’insegnamento, mentre per i bambini non aderenti si è articolato un progetto chiamato “Il paese delle pulcette” che si centrerà sul tema dell’accettazione della differenza intesa come risorsa”. Nulla di strano, se non che “Il paese delle pulcette” viene rintenuto portatore di una “tematica di particolare rilevanza per tutti i bambini”, quindi, “si è pensato di estenderlo a tutti”. Nel verbale, però, ci si premura di confermmare che “resta chiaro che, nelle ore di religione i bambini non aderenti usciranno dall’aula per lo svolgimento dell’attività alternativa”. I bambini che usufruiscono dell’insegnamento di religione, invece, dovranno partecipare a “Il paese delle pulcette”.

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