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INVIATO CITTADINO Nelle fontane urbane c'è di tutto: operazione pulizia, dispendiosa ma necessaria

Alcune sono più soggette a imbrattamento e blocco delle pompe. Altre hanno vita un po’ più facile. Ma non passa giorno senza che gli addetti si occupino di manutenzione

Pulizia delle fontane urbane: operazione quotidiana e dispendiosa, ma necessaria. Alcune sono più soggette a imbrattamento e blocco delle pompe. Altre hanno vita un po’ più facile. Ma non passa giorno senza che gli addetti si occupino di manutenzione.

Accade anche alla Fonte Tezia, posta in aderenza all’Arco Etrusco. Un problema insolubile sono le deiezioni e le piume dei piccioni a intasare i filtri che vanno smontati e puliti.

La Tezia risente in particolare dell’uso e dell’abuso cui è soggetta. Non si danneggia per l’uso normale, come quello degli utenti che vi accostano la bocca per bere, specie con questa calura. Quell’acqua sgorga fresca e limpidissima. E non c’è bisogno di aprire i rubinetti, perché ci sono fotocellule che si attivano aprendo il flusso dell’acqua all’avvicinarsi dell’utente.

Ma è l’uso errato che blocca lo scorrere dell’acqua e le pompe del ricircolo. “Ci troviamo spesso terra e sassi”, dice un dipendente comunale. “Questo perché qualcuno vi attinge acqua coi secchi, cosa che è vietatissima, ma accade”. “Un altro atteggiamento diffuso e dannoso è quello degli animali, specialmente cani, che vengono fatti entrare a bagnarsi, a rotolarsi, lasciando peli ed escrementi”. Insomma, dicono gli addetti: “Se ciascuno usasse i beni pubblici come cosa propria, con educazione e riguardo, la manutenzione sarebbe meno frequente e meno dispendiosa”.

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