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Il Prosciutto di Norcia nell'Olimpo dei grandi: è tra le eccellenze Dop e Igp dell'Italia

Ingresso del Consorzio di Tutela del Prosciutto di Norcia Igp nell’Associazione Italiana Consorzi di Indicazioni Geografiche

Il Prosciutto di Norcia nell'Olimpo dei grandi prodotti italiani. Proprio nel giorno in cui l'Associazione Italiana Consorzi di Indicazioni Geografiche registra una svolta storica aprendo le porte anche alle Associazioni di Consorzi, ecco che aderisce anche quello umbro presieduto da Bellini. Il sistema associativo tra Consorzi di tutela realizzato dall’Aicig, spiega la nota, “si basa su una convinzione e cioè quella di far funzionare gli accoppiamenti giudiziosi (indicazioni geografiche, territorio, cultura e turismo) facendoli agire all’unisono. Un concetto che non si discosta molto dall’idea del numero uno del Consorzio di Tutela del Norcia IGP che sogna il prosciutto come il cuore pulsante di un’economia integrata”.

“L’adesione all’Aicgi è l’ennesima mossa – spiega il presidente Pietro Bellini – volta a valorizzare sempre più il nostro squisito e amato Prosciutto di Norcia Igp. Diventare soci di questa associazione, al pari di altri consorzi (come il nostro riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo), è un’opportunità di crescita e visibilità oltre che un motivo di orgoglio. È il segno della modernità, dell’innovazione e dello sviluppo che voglio imprimere alle nostre realtà produttive nel corso del mio mandato”.

L’ingresso del Consorzio di Tutela del Prosciutto di Norcia Igp nell’Associazione Italiana Consorzi di Indicazioni Geografiche è avvenuto venerdì 30 novembre a Roma, in occasione dell’assemblea dei soci che si è aperta con la presentazione della trasmissione Rai ‘Frigo’ di Nicola Prudente (in arte Tinto), della quale ‘il Norcia Igp è già stato ospite’. Nella sala Cavour del Mipaaft presente, tra gli altri, il Primo Vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, onorevole Paolo De Castro che ha affermato: “Legare le caratteristiche organolettiche dei prodotti e la loro origine geografica costruendo, a partire da questo, filiere tutelate, è una grande conquista dell'Unione europea. Gli italiani primeggiano nell'applicazione di questo concetto. L’export agroalimentare Made in Italy ha concluso il 2017 con il record di 41 miliardi di euro e sono certo che la nuova aggregazione, che oggi si costituisce sotto il nome di Origin Italia, non potrà che aumentare le possibilità di sviluppo dei consorzi, garantendo ai nostri prodotti una tutela maggiore di quella ad oggi garantita”.

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