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E' arrivata la Primavera, i detti perugini e le 'previsioni' meteo della tradizione

Notazione letteraria: oggi è la giornata internazionale della Poesia. Auguri, dunque, a tutti i poeti. O sedicenti tali

Oggi 21 marzo entra (tradizionalmente) la primavera. E con essa si verifica l’atteso ritorno delle rondini. Il detto recita “San Benedetto: la rondine sotto il tetto”. Il disegno in pagina del compianto Marco Vergoni illustra l’antico brocardo.

In questa data si celebra il “transito” del santo, avvenuto il 21 marzo 547. Secondo la leggenda devozionale, il santo spirò in piedi, sostenuto dai suoi discepoli, dopo aver preso la comunione.

Da notare che in lingua perugina il nome Benedetto si pronuncia “Bednetto”. San Benedetto da Norcia, fratello di santa Scolastica, è stato un monaco cristiano italiano, fondatore dell'ordine dei Benedettini. Viene venerato da tutte le Chiese cristiane che riconoscono il culto dei santi. Il suo culto riveste particolare importanza per la nostra regione e per la città di Norcia.

Detti marzolini riferiti al clima.

“Marzo pazzerello, esci col sole, porta l’ombrello!”, si riferisce all’estrema variabilità che caratterizza il mese, perciò definito “pazzerello”.

C’è poi: “Marzo, ogni villan va scalzo”. Questo proverbio meteorologico fa riferimento all’innalzamento delle temperature medie, per cui la popolazione rurale iniziava a camminare scalza. Invero, più per mancanza di calzature adeguate che per reale comodità.

Infine: “La neve marzolina dura dalla sera alla mattina”. A significare che il questo mese può anche nevicare (abbiamo visto la neve perfino a maggio), ma il manto nevoso viene rapidamente sciolto dal tepore dei raggi solari.

Notazione letteraria: oggi è la giornata internazionale della Poesia. Auguri, dunque, a tutti i poeti. O sedicenti tali.

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