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INVIATO CITTADINO Ponte San Giovanni, l'allarme dei residenti: "Inquinamento intollerabile"

I ponteggiani non ne possono più… quell’inquinamento è intollerabile e dannoso alla salute. Si fa portavoce della protesta Gino Goti che segue con assidua competenza le vicende della popolosa realtà di Ponte San Giovanni

I ponteggiani non ne possono più… quell’inquinamento è intollerabile e dannoso alla salute. Si fa portavoce della protesta Gino Goti che segue con assidua competenza le vicende della popolosa realtà di Ponte San Giovanni.

Rilevazioni da paura. “L’ARPA – ricorda Goti – ha rilevato nei primi 11 giorni di Gennaio ben 11 sforamenti oltre la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili. In tutto il 2019 erano stati 9”. Situazione assolutamente allarmante.

Non solo traffico automobilistico. Ormai da anni, i residenti si lamentano dell’inquinamento prodotto dalle vecchie locomotive a motori diesel che sui binari della stazione ferroviaria vengono accesi già prima delle 5 del mattino, e per circa un’ora, prima di affrontare, a un massimo di 50 km orari, la tratta fino a Città di Castello”.

Impedendo il riposo, oltre ad inquinare. Finestre chiuse, anche in estate, per limitare relativamente la puzza, il fumo e il rumore.

Quei lavori infiniti. Inoltre, il rifacimento del tratto Perugia, Ponte San Giovanni-Perugia, Sant’Anna pare interminabile. La situazione ha assunto i toni del tragico contaminato col ridicolo. “Le corse sostitutive del ‘trenino’ vengono effettuate mediante l’uso di grossi autobus in transito tra via Manzoni e via Bixio, e comportano un fattore, elevato e costante, di pesante inquinamento”.

Ne sanno qualcosa quanti risiedono a ridosso della stazione (fra essi anche la famiglia di Gino).

A quando la riapertura? Il direttore generale di RFI D’Alessandro assicura che la tratta sarà operativa nel settembre del 2021 in concomitanza con la riapertura delle scuole.

Promesse “da marinaio”. Questi residenti erano stati contattati e tranquillizzati da un funzionario della ASL. Questi assicurò che, a far capo dal 15 dicembre – dello scorso anno – le locomotive sarebbero state sostituite con altre “pulite”. Ma finora non è successo ancora niente e tutto (dis)funziona come prima.

Infine, la violenza al paesaggio. Goti invita a esaminare anche lo scempio ecologico e ambientale della collina olivata che congiunge, attraverso via San Girolamo, Ponte San Giovanni con Perugia. Perugia, una città che aspira a diventare “capitale del verde”!

Com’era nel tempo che fu. Goti ricorda che il cartografo perugino Cipriano Piccolpasso, nel XVI° secolo, si esprimeva così: “È questa conca ripiena di tanti frutti, di tanti olivi, di tante vigne... che possiamo ben dir questo essere il Paradiso terrestre!”.

Un paesaggio edenico, ormai dimenticato.

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