PERUGINERIE Si celebra oggi la Giornata Mondiale del Teatro
Il poeta perugino Claudio Spinelli racconta questo curioso aneddoto su quanto accaduto al Morlacchi
La ricorrenza, voluta dall’ITI (International Theatre Institute) e dall’Unesco, è riconosciuta a livello internazionale. Si festeggia in Italia e in tanti altri Paesi del mondo.
Nell’occasione, viene chiesto ad un personaggio del mondo dello spettacolo, del teatro o della cultura in generale di scrivere un messaggio.
Il primo messaggio per questa ricorrenza internazionale venne scritto da Jean Cocteau, poeta, regista e attore francese.
Tra gli italiani scelti in passato, ricordiamo Luchino Visconti nel 1973, l’attore Umberto Orsini nel 1995 e il Nobel Dario Fo nel 2013.
Quest’anno, a scrivere il messaggio è stato lo scrittore e drammaturgo norvegese Jon Fosse che ha stilato una toccante esaltazione dell’arte connessa alla pace (“L’arte è pace”).
Nel 1980, nella sua prima raccolta ’L foco ’ntol camino, Spinelli riferì il seguente aneddoto, relativo a quanto sarebbe accaduto al Morlacchi durante la recita di uno scalcagnata compagnia di teatro lirico.
AL TEATRO
Era l’ultima scena: lia sdrajata / che stéva per murì: lu’, disgrazziato, / l’éva da piàlla tutt’a ’na bracciata / e careggialla sott’a ’n porticato // ’Nn era ’no scherzo, perché lu’, porèllo, / c’éva ’na complession’alampanata/ che te faceva pena de vedéllo: / lia mentrenvec’era ’na quintalata. // Gni modo ce provò, ma lia ’n se smosse: / pesava più de ’na trinciaforaggi. / ’N omino dal loggione se commosse: / “Da’ retta, cocco, facce du’ viaggi!”.