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San Bevignate, pietra tombale sullo studentato: il Consiglio di Stato ferma il cemento

Riconosciute le ragioni della Soprintendenza alle belle arti dopo che il Tar Umbria aveva inizialmente accolto il ricorso dell'Adisu contro lo stop alla costruzione

Lo studentato non s'ha da fare. Questo, parafrasando il Manzoni dei Promessi Sposi, ha deciso il Consilgio di Stato (sezione VI) che ha dato ragione alla Soprintendenza alle belle arti regionale nella querelle giuridico-amministrativa con l'Adisu umbra (agenzia per il diritto universitario allo studio) riguardante la struttura che sarebbe dovuta sorgere nella zona della chiesa templare di San Bevignate a Perugia. Un nuovo 'ribaltone' dunque dopo che il Tar Umbria aveva accolto il ricorso dell'Adisu contro il no della Soprintendenza. "Nella sentenza (del Consiglio di Stato, ndr) - ha spiegato la soprintendente Marica Mercalli in una dichiarazione ripresa dall'Ansa - vengono accolte tutte le motivazioni espresse dalla Soprintendenza per argomentare l'atto di diniego riconoscendo l'altissimo valore paesaggistico dell'area circostante la chiesa templare, uno degli esempi di questa architettura duecentesca meglio conservati in Italia che fu oggetto di un vincolo paesaggistico diretto con decreto ministeriale del 1966".

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