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Doniamoci, quattro associazioni perugine insieme nel segno di solidarietà e condivisione

Il progetto prevede una due giorni di eventi a maggio, ma proseguirà con iniziative tutto l'anno

Condivisione e cooperazione. Le associazioni di volontariato perugine si uniscono per un progetto condiviso che prende il nome di Doniamoci. La sezione di Perugia di Aido (Associazione Italiana per la Donazione degli Organi, Tessuti e Cellule), il comitato regionale di Aned (Associazione Nazionale Emodializzati, Dialisi e Trapianto-onlus), l’associazione Avanti Tutta e l’Avis comunale di Perugia hanno sottoscritto il protocollo che definisce l’organizzazione dell’iniziativa.   

L’evento, presentato anche al sindaco di Perugia, Andrea Romizi, ha come obiettivi la promozione della “cultura del dono”; avviare un rapporto di cooperazione tra le varie associazioni di volontariato, coinvolgendo particolarmente i giovani e le scuole; l’avviamento delle politiche coordinate sulle tematiche formative della popolazione rivolte all'acquisizione di corretti stili comportamentali.

"L'obbiettivo di Doniamoci 2020 - dice Gabriele Rondini, presidente della sezione provinciale di Aido - è quello di sensibilizzare, soprattutto le nuove generazioni, alla cultura della donazione in senso ampio, come gesto di solidarietà e senso civico. Ovvero la riflessione che si vuole stimolare è quella che la donazione degli organi, del sangue, del midollo, del cordone, di una parte di noi, del nostro tempo, sono solo esempi e testimonianze di una dimensione dell'esperienza umana, quella del donare, che forma quotidianamente l'esistenza e le relazioni sociali”.

Non solo un evento, quindi, ma un vero e proprio progetto sociale, che vede le quattro associazioni lavorare insieme in maniera condivisa a fianco del Centro Regionale Trapianti dell'Umbria, la Regione Umbria, la Provincia e il Comune di Perugia.

“È un progetto unico e importantissimo per il mondo associativo di questa città – dice Federico Cenci, consigliere di Avanti Tutta -, un evento che ci vede uniti tra associazioni. La condivisione e la cooperazione tra di noi è il vero punto di forza di questo progetto”.

Doniamoci vede anche l’importante coinvolgimento del Centro Regionale Trapianti dell'Umbria e dell’Ufficio Scolastico regionale, che per l’occasione hanno ideato due concorsi “Mi voglio donare” e “Talent Doniamoci”, rivolti alle scuole secondarie di primo e secondo grado, come stimolo per gli studenti di confronto e di elaborazione del concetto civile del volontariato e della donazione.

“Questo evento vuole promuovere la donazione in tutte le sue forme: di tempo, di sangue, di midollo osseo, di sangue cordonale ombelicale, di tessuti ed organi. La sinergia tra scuole, anagrafe, comuni, associazioni e istituzioni sanitarie – sottolinea Atanassios Dowas, coordinatore del centro – permetterà di dare le corrette informazioni sull’opportunità per i maggiorenni di rilasciare la propria dichiarazione di volontà alla donazione degli organi in corso di rinnovo della carta di identità”.

“Aned porta il proprio contributo al progetto attraverso l’organizzazione di un evento sportivo. Nella passata edizione – sottolinea Laura Ciacci, segretario del comitato regionale ANED - si è giocata una partita di pallavolo tra gli atleti della Nazionale Trapiantati – Aned Sport ed una rappresentativa di atleti umbri. In questa edizione ci saranno eventi in open-air, così da poter raggiungere un numero ancora più elevato di cittadini. La mission del comitato è quella di dimostrare che, grazie al trapianto, le persone tornano ad una vita piena. L’obiettivo è quello di stimolare così la crescita della cultura del trapianto che, purtroppo, vede l’Umbria come fanalino di coda. Siamo convinti che la nostra regione meriti ben altro, ed il nostro impegno è tutto volto ad arrivare a volumi di attività adeguati”.

L’evento e le sue attività di sensibilizzazione si svilupperanno in un'attività programmatica per tutto l'anno. L’appuntamento per il 2020 è per le giornate dell'8 e 9 maggio, con un ricco programma di iniziative, attualmente in corso di definizione.

“Una seconda edizione questa che ci apprestiamo a realizzare – dice Fabrizio Rasimelli, presidente dellìAvis -, che dà seguito a un progetto embrionale partito nel 2018 e che da continuità ad un’idea di associazionismo che lavora insieme, legato da un protocollo di intesa. Un piccolo passo verso quello che potrà diventare un progetto più ampio che coinvolgerà altre associazioni, per creare una rete di volontariato. All’interno di questo progetto ci sono tantissime idee, come quello della creazione del Presidio del Volontariato all’interno delle scuole, proposto da Avis e che abbiamo voluto condividere con le altre associazioni per renderlo effettivo”.

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